ANCORA UN 25 NOVEMBRE
Dall’uccisione di Giulia Cecchettin sono state 113 donne, una ogni tre giorni, a perdere la vita per mano di un uomo. Secondo i dati del Viminale, nei primi dieci mesi del 2023 e negli stessi di quest’anno il numero di femminicidi è spaventosamente identico. Eppure qualcosa è successo. Lo dicono altri numeri, quelli del 1522 per esempio, con le telefonate aumentate del 70%, a chiamare non sempre le vittime ma amici, genitori, fratelli o sorelle. Si è infranto l’isolamento delle vittime, il tabù che induceva chi stava intorno a loro a restare in silenzio ed è cresciuta anche la capacità di cogliere i segnali per fermare l’escalation di violenza. Non basta, certo, e a dirlo sono le vite spezzate.