Fondazione Marisa Bellisario

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SCUOLE APERTE TUTTO L’ANNO, O QUASI!

Scuole aperte tutto l’anno, o quasi, e orari lunghi. È un mio mantra da decenni perché da decenni vedo donne, amiche, collaboratrici che si affannano a riempire i buchi di una scuola che non sta al passo con il lavoro. Una scuola che spesso obbliga le donne a fare un passo indietro nel loro lavoro, spesso a rinunciare non a una carriera ma a un’occupazione tout court perché lavorare non “conviene”.

UN’EDUCAZIONE IN GRADO DI LIBERARE IL TALENTO DELLE DONNE

di Anna Maria Bernini – C’è una parola, un avverbio legato al racconto delle STEM e della parità di genere nel nostro Paese: solamente. Ci sono solamente 10 rettrici donne (su 84 atenei), ci sono solo il 18,7% di studentesse laureate in materie scientifiche, oppure ancora solo il 25% di docenti ordinari è donna. In Italia abbiamo la tendenza a concentrarci in modo quasi ossessivo sull’ostacolo che sbarra la strada, al punto da dare la percezione che sia qualcosa di insuperabile. Io preferisco di gran lunga tenere gli occhi fissi sulla meta.

L’UNIVERSITÀ COME LABORATORIO PER LA PARITÀ SOCIALE

di Francesca D’Elia – Le scuole e le università rappresentano una casa per far crescere e germogliare la cultura dell’inclusione e la parità dei diritti. Non c’è formazione specifica e successo professionale che qualifichi, se prima non si è appresa l’importanza della tolleranza e il rispetto di ogni unicità. Tutti gli studenti, giovani e meno giovani, sono un terreno predisposto ad accogliere questa lezione, la più importante, che servirà ben oltre le aule scolastiche. Occorre continuare ad avere l’umiltà di imparare ciò che ancora – lo dimostrano i dati poco confortanti – non è condiviso da donne e uomini.

PERCHÉ È INDISPENSABILE SPIEGARE ALLE RAGAZZE CHE IL MONDO È BELLISSIMO ANCHE OFFLINE

di Monica Mosca – Mi permetterete, alle soglie di agosto, di fare una leggera digressione dai nostri consueti argomenti e soprattutto toni e di occuparmi questa settimana con semplicità di un tema che ha risvolti ben più profondi. Ho appena letto due recentissimi rapporti sugli stili di vita degli adolescenti italiani e il panorama è più che triste, e allarma: i ragazzi sono preoccupati per le sorti di un pianeta in guerra e in balia dei cambiamenti climatici; non hanno fiducia nel mondo del lavoro; non hanno progetti amorosi e preferiscono vivere alla giornata; sono pervasi di un pesante pessimismo; si rifugiano nei social network per tre ore al giorno (in media). È un universo complesso di emozioni da esplorare e da curare, se ne saremo capaci, e bisogna farlo in fretta.

IL RITORNO DELL’ENERGIA ATOMICA

di Laura Luigia Martini – Era il 1953 quando il Presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower pronunciò davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite un memorabile discorso sull’uso pacifico dell’energia nucleare: “Atoms for peace”, atomi per la pace.  La Conferenza di Ginevra che ne seguì segnò l’inizio dello sviluppo delle tecnologie per lo sfruttamento dell’energia nucleare, inclusa la fusione, e un paio d’anni più tardi fu costituita l’AIEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.

USA: IL PRIMO RAPPORTO INTERMINISTERIALE USA E LA PIAGA DELLA DIFFUSIONE DELLE ARMI

di Sofia D’Alessandro – Accade tutto d’improvviso, sei in ferie, ti svegli tardi e trovi un messaggio sul cellulare che ti informa della morte oltreoceano di un piccolo innocente che ha avuto la malaugurata idea di giocare con una pistola trovata accidentalmente in casa. È facile dare la colpa ai genitori, alla voglia di giocare di un bimbo di due anni, alla pazzia del momento e a tanti altri capri espiatori verso i quali vorresti indirizzare la tua rabbia. Ti poni innumerevoli quesiti ai quali non riesci a dare una risposta razionale e questo è forse il motivo per cui in USA negli ultimi vent’anni sono nate numerose Fondazioni Non-Profit con l’obiettivo di tutelare i familiari e le persone care delle vittime oggetto di incidenti d’arma da fuoco.

“UN GIGLIO PER LA PACE E LA LIBERTÀ DI STAMPA”, I PREMIATI DELLA SECONDA EDIZIONE

di Matteo Spinelli – Si è svolta, lo scorso 3 luglio, in Campidoglio la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio giornalistico “Un Giglio per la Pace e la Libertà di Stampa”, presso la prestigiosa Aula Giulio Cesare in Campidoglio. L’evento organizzato dall’Università eCampus, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, in collaborazione con Roma Capitale, è stato condotto da Eleonora Daniele,

NON C’È PIÙ TEMPO

Lo scorso venerdì sono stata alla presentazione dell’ultimo Rapporto annuale dell’Istat: tanti dati e altrettanti elementi di riflessione. È un’analisi che già nelle sue intenzioni adotta una prospettiva di medio-lungo periodo, raccontando le trasformazioni demografiche, sociali, economiche e ambientali che hanno caratterizzato il nostro Paese negli ultimi anni. E lo fa per fornire gli strumenti necessari non solo per misurarsi con la complessità del presente ma per garantire l’avvio di una fase di sviluppo più equilibrato, sostenibile e inclusivo.

IL LAVORO COME STRUMENTO DI AUTODETERMINAZIONE E PARTECIPAZIONE ALLA VITA DEL PAESE. ANCHE E SOPRATTUTTO PER LE DONNE

di Marina Calderone – Dare valore al lavoro è la sfida di questa fase storica. In un’Italia che cerca 1 milione e mezzo di lavoratori per il trimestre luglio/settembre (dati Bollettino Excelsior, luglio 2023) e vede crescere del 47,9% in un solo anno la quota di personale di difficile reperibilità, l’obiettivo primario è quello di dare risposte. Alle imprese, che impiegano in media quattro mesi per individuare il profilo ricercato; ai lavoratori le cui competenze rischiano di perdere attrattività per il mercato del lavoro; al sistema Italia perché il mancato o ritardato inserimento delle professionalità ricercate costa circa 38 miliardi di euro.

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