“RISPETTO”: LA PAROLA DA CUSTODIRE E INSEGNARE
Ragionavo sull’argomento a cui dedicare questo mio ultimo editoriale del 2024, un anno intenso per noi, per il Paese, per il mondo. Pensavo di fare un bilancio sulle nostre tante iniziative, sui tanti traguardi raggiunti in giorni difficili, su una battaglia, quella per la parità, che rischia di essere distratta da tante e continue emergenze e che invece è sempre più funzionale ad affrontarle e vincerle. Poi mi sono imbattuta nella notizia della parola dell’anno per Treccani, “rispetto”, e non ho avuto dubbi. Anche perché è una parola che illumina il nostro cammino, quello già percorso e quello da attraversare e che contiene in sé la visione di un futuro su cui continueremo a lavorare.