Fondazione Marisa Bellisario

LEGGE QUOTE DI
GENERE

La Legge 120 sulle Quote di Genere

“Signor Presidente, onorevoli colleghi e colleghe, stiamo per votare una Proposta di Legge che mi onoro di aver pensato, voluto e presentato come prima firmataria nel 2009. Per me è un gran giorno e lo è ancora di più per tutte le donne. Oggi abbiamo una grande responsabilità di fronte al Paese e siamo chiamati a mostrare l’immagine di una democrazia matura e non dimezzata. Il voto positivo a questa legge porrà il nostro Paese all’avanguardia in Europa e sarà il voto di civiltà di una classe dirigente matura e responsabile, che crede nel merito e nel talento individuale, che lavora per un Paese in cui sviluppo sostenibile, equità, opportunità non restino parole morte ma ambizioni realizzate”.

È il 28 Giugno 2011 ed è la dichiarazione finale di voto dell’Onorevole Lella Golfo alla legge 120 che introduce per la prima volta in Italia le quote di genere. Dopo una dura battaglia, in Parlamento e fuori, la legge viene approvata con 438 voti favorevoli, 27 voti contrari e 64 astenuti il 28 giugno 2011. Entra in vigore il 12 Agosto 2012 per le società quotate, il 13 Febbraio 2013 per le controllate dalla pubblica amministrazione. Si applica ai Consigli di Amministrazione e ai collegi sindacali. È una norma a tempo, valida per 3 mandati e prevede che le donne siano 1 quinto dei membri nel primo mandato e 1 terzo per gli altri due. Deputate ai controlli sono la Consob per le società quotate, il dipartimento Pari Opportunità per le controllate. Per le società che non rispettano la legge, sono previste una serie di diffide e multe fino alla decadenza di CdA e collegio sindacale.

La rivoluzione nelle aziende

Partiamo dai numeri, che sono andati oltre ogni più rosea aspettativa. Nelle società quotate, in cinque anni, le donne nei CdA sono passate dal 7% al 31.6%. Un vero e proprio miracolo. Secondo la Banca d’Italia, ci sarebbero voluto 30 anni per arrivare al 30% di donne. Nelle società controllate, siamo al 23,1%, 2138 donne. Oltre 900 entrate negli ultimi 22 mesi.

Veniamo ora agli effetti. La legge 120 ha proiettato l’Italia fra le best practice europee, accanto a quei Paesi nordici da sempre culla delle pari opportunità e tutte le ricerche concordano che le quote hanno migliorato la qualità dei board. Oggi i membri dei CdA sono più giovani, molto più istruiti e competenti, è diminuito il numero di coloro che siedono in più Consigli e dei membri legati alla famiglia. Insomma, donne e uomini nuovi per aziende più moderne e competitive. E le aziende che hanno più donne ai vertici grazie alle quote, hanno ridotto l’indebitamento! Insomma, avere più donne in azienda conviene, fa bene ai profitti.

…e nel Paese

E, al di là degli effetti reali sull’economia, la vera rivoluzione introdotta dalla legge sulle quote, è stata culturale e ha agito in tutti gli ambiti. Nel 2014, per esempio, è nato il primo governo della storia repubblicana con il 31% di donne in Parlamento e il 50% di Ministre. E sono state nominate ai vertici delle più grandi aziende pubbliche italiane – Eni, Enel, Poste, Ferrovie, Terna – tutte Presidenti donne. Ma soprattutto il dibattito sulla presenza femminile ha ripreso vita. Mai come oggi le aziende sono attente alla presenza di donne ai vertici e a politiche di welfare che ne favoriscano la carriera. Le leggi sono fondamentali quando innescano anche un cambiamento culturale. E la legge 120 c’è riuscita.

Una rivoluzione pensata, voluta, realizzata. Abbiamo Cambiato Passo, abbiamo valorizzato il Talento delle Donne.

La “Mela Rosa” per le aziende in quota

La Fondazione Marisa Bellisario riconosce il merito Aziende quotate che hanno aderito alla Legge sulle quote di genere.

Si chiama Mela Rosa ed è la certificazione e il riconoscimento che la Fondazione Marisa Bellisario conferisce alle Aziende che hanno recepito e condiviso la Legge 120/2011 sulle quote di genere, valorizzando il talento femminile ai vertici delle loro Società. Un modo per premiare e incentivare tutte quelle realtà che adottano metodi e processi incentrati sulla cultura e prassi della parità, valorizzando il contributo femminile ai vertici aziendali.

A stupire davvero e a misurare il cambiamento culturale introdotto dalla legge 120 sono le testimonianze delle aziende. Amministratori Delegati e Presidenti lo dicono chiaramente: la presenza delle donne ai vertici delle loro aziende è stato un vero cambiamento in positivo. Sono loro a raccontare il valore aggiunto del talento e delle competenze femminili in azienda e i risultati vincenti di board “misti”.

Guarda il video di approvazione della Legge sulle quote

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