Fondazione Marisa Bellisario

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LO STIMOLO A UN RINNOVATO IMPEGNO A FAVORE DELLA COLLETTIVITÀ

di Margherita Cassano – La Fondazione Marisa Bellisario ha fornito a ciascuna di noi l’opportunità di incontro con tante premiate che con il loro generoso e sensibile impegno sociale, la loro creatività intellettuale, il loro genuino entusiasmo contribuiscono all’attuazione dello Stato di diritto che vive e si evolve grazie all’apporto equilibrato e plurale di donne e uomini alla vita sociale.

UNA COMUNITÀ CHE TRASMETTE ENERGIA E CORAGGIO

di Alfonsina Russo – Un’emozione grandissima, una serata da ricordare. All’emozione che mi accompagna quotidianamente nell’avere il privilegio di lavorare in un contesto di grande fascino, come il Parco archeologico del Colosseo, con i suoi monumenti unici e la sua storia millenaria, si è aggiunta l’emozione di poter ospitare, in uno dei luoghi iconici del Parco, il tempio di Venere e Roma, un evento tra i più importanti per i valori che lo caratterizzano, come la cerimonia di premiazione della XXXVI edizione del Premio Marisa Bellisario.

SKY FULL OF STARS

di Anna Grassellino – Quando l’Ambasciatrice Mariangela Zappia mi ha comunicato qualche settimana fa che avrei ricevuto il Premio Marisa Bellisario mi sono commossa, ricordo di non essere riuscita a trattenere le lacrime! Ci trovavamo a Washington DC all’ambasciata italiana per alcuni incontri bilaterali per cooperazione in ricerca scientifica tra Italia e USA. È stata un’emozione enorme realizzare di avere ricevuto un Premio dedicato ad una donna come Marisa Bellisario, che è riuscita come manager a portare un contributo enorme e distinguersi in un ambiente allora e ancora oggi dominato da uomini. Un Premio che è andato negli anni a evidenziare storie di tante donne straordinarie, che stanno scrivendo la storia in tantissimi campi, proprio come l’Ambasciatrice Zappia.

UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTE NOI “RAGAZZE”

di Giovanna Botteri – Ricordo di aver sentito parlare una volta Marisa Bellisario…stava a Italtel, interveniva a un convegno, che mi avevano mandato a coprire proprio per lei. Prima donna manager italiana, di statura internazionale. Credo fosse già ammalata, ma io ricordo solo una donna forte, carismatica, determinata e insieme sognatrice e visionaria.

INSIEME, PER LO SVILUPPO DEL PAESE

di Cristina Zucchetti – Alla vigilia del Premio, giovedì sera, messi in valigia gli abiti per gli eventi del giorno dopo a Roma, ho riflettuto sul fatto che fosse la prima volta che ricevevo un riconoscimento così importante. L’emozione era tanta: mi aspettava l’incontro con il Presidente Mattarella e poi la cerimonia di consegna del Premio Bellisario per la categoria Imprenditoria.

UNA TRACCIA UTILE A CHI IN FUTURO VORRÀ RIPRENDERE IL CAMMINO

di Francesca Nanni – Lo confesso: sono un po’ allergica alle autocelebrazioni femminili, alla esaltazione dei ruoli dirigenziali recentemente conquistati dalle donne se non accompagnati da iniziative pratiche o almeno da proposte operative; preferisco i fatti alle parole, soprattutto ricordando le difficoltà concrete incontrate nel corso della mia vita professionale e le molte difficoltà, di nuovo molto concrete, che ancora oggi incontro nell’organizzare o comunque nel concorrere a organizzare il lavoro delle colleghe negli uffici requirenti del distretto. Mi sono pertanto avvicinata all’esperienza del Premio Bellisario con cautela, pur consapevole dell’importanza e della serietà dell’evento.

UN’ESPERIENZA DECISAMENTE FUORI DALL’ORDINARIO

di Suor Raffaella Petrini – Si è trattato di un’esperienza decisamente fuori dall’ordinario, almeno rispetto alla quotidianità delle attività che svolgo, sia in ambito lavorativo che comunitario. Siamo state accolte tutte con grande amabilità dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella splendida cornice del Palazzo del Quirinale, patrimonio di arte e cultura che richiama la storia, ma interroga anche sulla responsabilità individuale per il futuro e sul servizio condiviso al bene comune.

COME UN PESCE FUOR D’ACQUA

di Federico de’ Stefani – Unico uomo di fronte al Presidente della Repubblica, in una sala del Quirinale in cui intorno a me ci sono solo donne. E ognuna di loro, nel proprio ambito, incarna e traduce in agire quotidiano l’idea di eccellenza. Sto ancora riflettendo su come mi sento in questo contesto, quando Margherita Buy prende la parola e dà voce ai miei pensieri, autodefinendosi “un pesce fuor d’acqua”.

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