di Cristina Zucchetti*
In un settore, quello dell’Information Technology, tradizionalmente presidiato da figure maschili, sono in atto cambiamenti, non solo nei contesti lavorativi ma nella stessa mentalità delle giovani donne che stanno rapidamente comprendendo come, in tale ambito, sostanzialmente legato alle discipline STEM, non vi sia una propensione legata al genere.
Ma poiché fra i nostri valori è centrale quello del rispetto delle persone in senso ampio, noi cerchiamo complessivamente di creare un ambiente inclusivo, da ogni punto di vista, in cui il biglietto da visita siano merito, impegno e capacità di collaborazione.
L’inclusività non è l’azzeramento delle differenze, al contrario: è saperle considerare e valorizzare. Ci siamo quindi mossi verso la possibilità di realizzare un effettivo bilanciamento lavoro-vita privata che consideri appunto i diversi modi che le persone, uomini e donne, hanno di organizzarsi la giornata, in equilibrio fra esigenze personali e impegni professionali.
Abbiamo introdotto un programma chiamato People Care che raduna una serie di iniziative mirate al benessere del personale. Ecco, solo per fare un esempio, mettiamo a disposizione corsi per la genitorialità, proprio per sostenere le persone nei vari passaggi della vita e far sì che il diventare genitore possa armonizzarsi con il lavoro e che dunque non diventi invece un ostacolo nel proseguire la propria attività professionale.
Promuoviamo anche misure di sostegno, quali borse di studio o contributi per i campus estivi, per le figlie e i figli delle nostre persone, proprio perché desideriamo sostenere il loro progetto di vita, in modo tale che la responsabilità della genitorialità non sia sbilanciata verso la figura femminile, ma che invece diventi esperienza condivisa e che risulti complementare rispetto al lavoro e non antitetica.
I percorsi di inclusività di genere tengono infatti conto delle peculiarità delle persone e delle esigenze che potrebbero avere. È per questo che in Zucchetti il lavoro ibrido, quindi l’alternanza fra lavoro in sede e lavoro da casa, è diventata una realtà che favorisce la conciliazione fra vita professionale e vita privata.
A questa modalità si aggiunge una certa flessibilità d’orario, per esempio le persone devono “timbrare” solo una volta al giorno: è la qualità del lavoro che cerchiamo e il coinvolgimento responsabile delle persone, non il solo calcolo delle ore lavorate.
Questo nuovo modello è reso possibile dalla tecnologia, in particolare delle soluzioni HR che noi stessi realizziamo e utilizziamo e che poi proponiamo anche ai nostri clienti.
Abbiamo da poco (ottobre 2023) conseguito la Certificazione di Parità di Genere con la prassi Uni/Pdr 125:2022, l’unico standard in Italia sulla gender equality, che definisce criteri rigorosi per valutare l’impegno delle organizzazioni a promuovere un cambiamento culturale a sostegno delle tematiche di diversità e inclusione.
Il percorso è iniziato prima del conseguimento vero e proprio della Certificazione con una serie di progetti per conseguire l’effettiva equità di trattamento in azienda, dal punto di vista dei processi di assunzione, formazione, gestione e sviluppo del personale.
Oggi in Zucchetti la presenza femminile arriva al 42% vale a dire 11 punti in più rispetto alla media nazionale del settore Information Technology, dove appunto la presenza femminile è del 31%.
Ciò che viene valorizzato in azienda è prima di tutto il talento delle persone, considerate tali, quindi senza discriminazioni di genere o pregiudizi. Pregiudizi che potrebbero esserci in alcuni comportamenti, anche in una realtà virtuosa come la nostra: per tale ragione abbiamo attivato un sistema di whistleblowing in grado di accogliere eventuali segnalazioni di discriminazioni, in forma protetta per chi le fa. È importante infatti avere sempre un contatto reale e diretto con le persone con le quali si collabora.
*Presidente Zucchetti Group