Fondazione Marisa Bellisario

UNA GIOVANE DIVULGATRICE DELLA SOSTENIBILITÀ

Intervista a Federica Gasbarro, Delegata Italiana per lo Youth4Climate

a cura di Paola Tosi*

Laureata in Biologia, 27 anni, Federica è stata nominata Delegata Italiana per lo Youth4Climate e ha partecipato alla Cop26 a Glasgow.

Si definisce “una divulgatrice” di tematiche ambientali, partecipa a conferenze pubbliche e private, autrice di libri di narrativa e editoria scolastica ed è tra le fortunate che sono riuscite a coniugare la passione con la professione.

Cosa significa essere donna nel contesto ambientale?

Il mondo della scienza è ancora permeato dalla presenza maschile, è come se il messaggio veicolato da un uomo esprimesse maggiore fiducia e valore, nel mondo dell’attivismo sono tante le frontwoman ma siamo ancora poche, dobbiamo arrivare ad essere 50 e 50.

Essere giovane oggi: come vedi il futuro e l’impatto che le attività hanno sul pianeta?

Il passato è da dimenticare proprio…. abbiamo agito in maniera sconsiderata, purtroppo i decisori sono pochi e chi decide ci ha condotto fin qui. Quanto al presente voglio sperare ci sia molta propositività e azioni per costruire le basi per un futuro più sostenibile.

Sul domani ho alcune riserve; al Cop 26 è stata confermata la volontà di mantenere l’aumento della temperatura del pianeta sotto 1,5 gradi, ma ad oggi siamo già a 1,1 gradi e il trend è in continuo aumento. Gli scienziati stimano che arriveremo a + 2,7 gradi. Abbiamo grandi obiettivi ma le azioni e i trattati firmati non sono sufficienti per arrivarci, e se non mettiamo in atto un piano concreto non li raggiungeremo.

La Terra ha già vissuto ere calde e fredde ma mai così velocemente, e questo impedisce all’ecosistema di adattarsi ai cambiamenti repentini; se una specie si estingue ne risente tutta la catena alimentare e alla fine resteremo senza niente.

I climatologi che scrivono i report IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) evidenziano che gli eventi meteorologici saranno sempre più violenti e frequenti ma soprattutto non prevedibili rendendo così difficile mettere in sicurezza una zona e la sua popolazione.

Qual è la visione dei giovani in un mondo governato da persone “mature”?

I giovani hanno bisogno di essere ascoltati, questo non significa che gli anziani debbano tornare a casa, bisogna fare un patto intergenerazionale in cui l’esperienza e le idee nuove vengano integrate. Nel tempo ci siamo guadagnati il rispetto, la loro stima e sono dalla nostra parte.

La politica ha intenzione di agire o è solo una facciata?

Bella domanda…l’idea di cambiare c’è, d’altra parte l’economia sta andando nella direzione della sostenibilità. I danni economici che causeranno i disastri climatici da una parte, e la richiesta del popolo dall’altra, porta nella direzione della sostenibilità…magari non con i tempi che chiedono giovani e scienziati, ma prima o poi andrà fatto.

Cosa pensi della guerra?

Spesso guerra e ambiente mi sono parsi sconnessi, in realtà ho scoperto che il 10% delle emissioni di gas alteranti e il consumo delle materie prime avviene nei territori coinvolti nelle guerre, senza pensare ai danni incalcolabili all’ecosistema. I conflitti hanno implicazioni dirette come le truppe che devastano tutto quello che trovano sul loro passaggio, o indirette come la devastazione di foreste, l’uso di sostanze chimiche quindi inquinamento di suolo, aria, acqua. Però di questo non se ne parla, si pensa alle popolazioni, ai civili, ma non alle ripercussioni sul territorio e sull’ambiente.

 *Imprenditrice e Coach ACC – ICF

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6 commenti su “UNA GIOVANE DIVULGATRICE DELLA SOSTENIBILITÀ”

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