di Antonella Saeli*
Nei giorni di Pasqua in rosso appena trascorsi, la possibilità di viaggiare all’estero mentre al Paese era imposto un severo lockdown (vietati spostamenti e gite fuori porta) ha sollevato non poche polemiche. È solo uno dei paradossi della strana “normalità” al tempo del Covid.
La quarantena era già prevista per i rientri da tutti i Paesi extra UE; la novità – introdotta dall’ordinanza di Speranza dal 30 marzo e prorogata fino al 30 aprile – sta nella possibilità di raggiungere l’aeroporto anche da una zona rossa o arancione, muniti di autocertificazione, e viaggiare nei Paesi dell’Unione Europea sottoponendosi a tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni.
Così i più ardimentosi, esasperati da un anno di confinamento, bagaglio alla mano e mascherina, hanno deciso di trascorrere all’estero le vacanze pasquali. Spagna e Canarie le mete più gettonate dagli italiani.
I tour operator hanno criticato l’ordinanza in quanto non incentiverebbe il turismo outgoing nè tantomeno quello incoming.
Dopo un anno durissimo, con l’avvicinarsi dell’estate è tempo di pensare a una ripresa tanto attesa del settore turistico, indispensabile per una vera ripartenza europea. E soprattutto per l’Italia, dove il turismo, che con il suo indotto incide per oltre il 13% del PIL, ha subito una vera e propria débâcle a causa della pandemia.
I numeri sono impietosi: gli aeroporti italiani hanno chiuso il 2020 un calo drammatico, perdendo in un anno 140 milioni di viaggiatori, ovvero il 72,6% del traffico. Grave anche la situazione delle compagnie aeree: Alitalia ha chiuso i conti in rosso di 484 milioni di euro, nonostante i 272 milioni di ristori statali.
Secondo gli esperti, a trainare la ripresa del traffico aereo saranno principalmente le compagnie low-cost perché hanno scommesso sulle destinazioni a medio raggio, il segmento che partirà più velocemente.
Quella del 2021 si preannuncia quindi come un’estate all’insegna del turismo italiano ed europeo, ovvero un turismo di prossimità. Per questo si guarda con speranza all’adozione nei Paesi dell’Unione Europea del passaporto vaccinale, il cosiddetto “Green Pass”: uno strumento digitale che conterrà tutte le informazioni relative al certificato di vaccinazione, ai tamponi effettuati o alla guarigione dal Covid, necessarie per tornare gradualmente a muoversi e a viaggiare.
Giocando d’anticipo la Grecia ha lanciato l’idea delle isole Covid-free: vaccinazione prioritaria e massiva dei residenti, iniziativa che ha fatto schizzare le prenotazioni per gli arcipelaghi greci.
Una strategia che si vuole adottare anche in Italia: Lampedusa e Linosa, perle siciliane del Mediterraneo, potrebbero essere a breve le prime isole italiane Covid-free, mentre il governatore De Luca ha già candidato Capri, Ischia e Procida.
*Training manager Aeroporto di Catania
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