Fondazione Marisa Bellisario

PROGETTO STEM

Intervista a Giusy Mainardi, Coordinatrice Gruppo STEM FMB Delegazione di Venezia

a cura di Elena Appiani*

Progetto #Stem: da dove parte l’idea di coinvolgere un Istituto Superiore Secondario (Liceo Classico e Scientifico) per parlare di questi temi?

Parte dal fatto che le donne sono assolutamente avanti nella conoscenza del business e nella capacità di mettere l’utente al centro, ma sono pressoché inesistenti nei settori della tecnologia. Dobbiamo recuperare, supportando con l’esempio e la corretta informazione, sfatando assurdi pregiudizi e avvicinando le studentesse delle scuole superiori ad esempi di donne STEM con cui potersi confrontare. Nasce da qui il servizio di Sportello sperimentale virtuale, come supporto ad una scelta ragionata e consapevole delle studentesse di percorsi universitari e professionali in ambito STEM. Il gruppo STEM di Venezia è rivolto ad allieve del 4° e 5° anno del Liceo scientifico Bruno e il Liceo classico Franchetti di Mestre. Il futuro è di replicare l’esperienza in altre scuole superiori della provincia.

#Competenze: quali sono le tue competenze Giusy e come ti hanno ispirato per affrontare questo progetto?

Diplomata al Liceo classico, mi laureo in Fisica Nucleare, con una tesi pionieristica sulla fusione nucleare. Ho sempre lavorato nell’ambito delle tecnologie industriali e dell’informatica in diversi contesti: aziende private, università, enti pubblici, multinazionali, start-up innovative in Italia e all’Estero. Ho ricoperto differenti ruoli: manager d’azienda, imprenditrice, Innovation Manager, Valutatrice esperta dell’European Innovation Council, fondatrice e CEO di start-up innovative. Il nuovo paradigma della Digital Transformation vede indissociabili tre aspetti: business, experience e tecnologia.

#Scenario: quali sono i numeri dei corsi STEM?

A oggi solo il 36% degli iscritti a facoltà STEM è donna, mentre nei corsi NON STEM la partecipazione femminile sale al 63%. In pratica, su 100 donne iscritte all’università, l’82% s’iscrive a facoltà NON STEM e solo il 18% a facoltà STEM. In facoltà come Ingegneria Industriale, Elettronica o Informatica la percentuale femminile supera di poco il 20%. È un momento storico con grandi opportunità professionali e di ruolo per le donne. Il talento femminile è perfetto per il nuovo paradigma digitale se si cavalca la tecnologia. Perdere questo treno vuol dire rinunciare a una grande opportunità che avrà un importante impatto sulla vita delle donne e sulla società in profonda e rapida trasformazione. Vuol dire anche pagare sulla propria pelle che algoritmi, soluzioni, prodotti e servizi siano sempre pensati solo da uomini e solo per gli uomini.

#Team: chi si occuperà dello sviluppo del progetto e con quali obiettivi?

Al momento sono coinvolte, oltre a me, quattro socie della Fondazione Marisa Bellisario delegazione di Venezia: Carlotta Vazzoler delegata di Venezia, Anna Matteo, Monica Verzola, Karla Brunello.

Il percorso durerà 4 mesi, prevede incontri in presenza e da remoto di 1-2 ore sulla:

  • valutazione delle attitudini della ragazza e dei settori target
  • definizione del matching tra Mentore e Mentee
  • obiettivi personali e professionali
  • analisi delle possibili Università e corso di studi
  • testimonianze di donne manager e imprenditrici con una visita ad un’azienda di una socia della Fondazione e della partecipazione a un evento della Fondazione.

Alla fine del percorso, verrà definito il progetto STEM per ogni singola ragazza e verrà redatto un dossier del percorso, in condivisione con la ragazza, la scuola e la referente, e con la famiglia.

*Founder Rete 33

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