Fondazione Marisa Bellisario

LA NOSTRA INTERVISTA A DANIELA MAPELLI, RETTRICE DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA

Di Elena Appiani*

La Sapienza, Ca’ Foscari, Bicocca, Sant’Anna, Aosta, Firenze e ora l’Università di Padova: quale visione comune si può immaginare legata al fatto che sette Rettrici sono state nominate per la prima volta in Università storiche?
«È il segno del cambiamento dei tempi. Quel cambiamento che in fondo non è altro che il bussare del futuro (anche) nel mondo universitario. A Padova non avevamo mai avuto, alle soglie dell’entrata nel 9° secolo di vita, nemmeno una donna candidata. Ma le istituzioni, così come le persone, si evolvono, cambiano, crescono».

Quali sono le tre parole chiave che identificano il suo percorso di valore per l’Università di Padova?
«Ascolto, dialogo, condivisione. Tre pilastri sui quali abbiamo costruito una visione di Ateneo capace di convincere elettrici ed elettori. A queste tre parole ne aggiungo una, responsabilità: sarà la bussola che mi guiderà nel mio mandato». 

Quali sono i primi step operativi che intende mettere in campo in questo nuovo ruolo? Prospettive per i primi 100 giorni.
«Abbiamo una grande occasione da cogliere: il piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un’opportunità che mi vede già, in sinergia col rettore Rosario Rizzuto (entrerò in carica ad ottobre), al lavoro. Un’occasione che non possiamo sprecare: risorse utili per la ripartenza del Paese e del sistema universitario, che, se ci pensate, sono strettamente legate».

Nella comunicazione in generale è stato dato molto peso alla questione di genere. Ma c’è molto altro dietro al raggiungimento di un risultato come questo: studi, professionalità, obbiettivi raggiunti, dove il genere c’entra poco e invece servono altre qualità. Quali sono le qualità che si riconosce e qual è la comunicazione ideale secondo lei per dare valore ad una nomina come la Sua?
«Penso mi siano state riconosciute competenza, capacità di ascolto e sintesi, non il fatto di essere una donna. Si vince in quanto preparati, non per il genere. Mi auguro che fra qualche anno l’elezione di una donna ai vertici di un Ateneo non faccia nemmeno più così notizia».

*Marketing Project Manager

6 commenti su “LA NOSTRA INTERVISTA A DANIELA MAPELLI, RETTRICE DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA”

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