Fondazione Marisa Bellisario

NAVIGARE IL FUTURO: L’IA VISTA CON GLI OCCHI DEI RAGAZZI

di Luigia Tauro*

L’intelligenza artificiale (IA) ha apportato notevoli cambiamenti al nostro modo di vivere, offrendo numerosi vantaggi per lo sviluppo cognitivo, la risoluzione dei problemi e il pensiero critico, anche dei bambini e degli adolescenti. Il tema è stato affrontato nella ricerca NAVIGARE IL FUTURO realizzata da Telefono Azzurro con BVA DOXA e appena pubblicata, che invito a leggere per gli spunti interessanti che se ne ricavano.

Tuttavia, l’uso dell’IA da parte dei più piccoli presenta anche dei rischi significativi. Uno di questi rischi è l’isolamento sociale, poiché i bambini potrebbero diventare dipendenti dalle piattaforme online, compromettendo la loro capacità di connessione con gli altri. Altri rischi includono preoccupazioni sulla privacy, il rischio di sfruttamento e la mancanza di consapevolezza sui dati condivisi online.

È fondamentale, secondo gli estensori della ricerca, promuovere l’inclusione e garantire che le tecnologie dell’IA siano accessibili a tutti i bambini, indipendentemente dal loro background. Inoltre, l’IA dovrebbe sostenere attivamente lo sviluppo e il benessere dei bambini, prevenire le discriminazioni e garantire un trattamento equo per tutti, inclusi i minori. E su questo punto la scuola dovrebbe svolgere un ruolo attivo.

Dando voce agli adolescenti intervistati, dal punto di vista dei vantaggi, l’IA può contribuire a velocizzare i processi di apprendimento (per il 57%) e consentire di risparmiare tempo per altre attività (per il 46%), senza dimenticare – fra gli aspetti positivi riconosciuti dagli adolescenti intervistati – l’accessibilità delle informazioni e le opportunità lavorative future. I timori più comuni riguardano la perdita di creatività, la dipendenza dalle tecnologie, e la difficoltà nel valutare l’affidabilità delle informazioni (39%).

L’altro aspetto che emerge dalla ricerca è l’importanza che i bambini e gli adolescenti abbiano la possibilità di discutere delle tematiche legate all’IA con gli adulti di riferimento, come amici, genitori e insegnanti, per favorire una maggiore consapevolezza e un uso responsabile dell’IA. Dalla ricerca risulta infatti che il 77% degli intervistati ha discusso delle tematiche dell’IA con qualcuno, principalmente con gli amici (40%), i genitori (38%) e gli insegnanti (31%).

Un’altra problematica emergente, cui la ricerca dedica ampio spazio, riguarda la generazione di immagini di abusi sessuali ai danni dei minori tramite l’IA. È stata riscontrata la presenza di immagini generate dall’IA che sono difficilmente distinguibili da immagini reali, aumentando il rischio di ri-vittimizzazione delle vittime e aprendo nuove opportunità per il profitto dagli abusi sui minori. La standardizzazione della classificazione del materiale pedopornografico coinvolgente minori e l’uso dell’IA possono contribuire alla lotta contro questo fenomeno, tuttavia, la diversità nella classificazione dei contenuti da parte di diverse organizzazioni e industrie rappresenta al momento una sfida.

Un quadro legale globale è cruciale per stabilire regole chiare e responsabilità definite per tutelare e proteggere bambini e ragazzi dai potenziali rischi associati all’IA. Non mancano esempi internazionali in questa direzione: l’Atto sull’Intelligenza Artificiale dell’Unione Europea appena approvato mira a regolare gli utilizzi dell’IA che comportano rischi e danni significativi, per garantire una maggiore trasparenza sull’uso dei dati. È di recentissima pubblicazione anche il Decreto del Presidente degli Stati Uniti sul tema dell’IA, nel quale ha ordinato una vasta gamma di azioni da effettuare entro 90 giorni per affrontare alcune delle principali minacce di sicurezza legate all’intelligenza artificiale (IA).

*Tecnologa. Presidente del Comitato Sostenibilità di una banca quotata

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