di Elena Avogadro*
Un momento celebrativo del successo delle 4 assegnatarie del riconoscimento della 34º edizione del Premio Marisa Bellisario che lavorano in Lombardia
Lo scorso 19 luglio si è tenuto presso le Gallerie d’Italia di Milano, un momento di incontro e confronto con le premiate della 34º edizione del Premio Marisa Bellisario che lavorano in Lombardia.
“Donne che fanno la differenza” il titolo e tema dominante del premio, che ha visto assegnare la Mela d’Oro per l’imprenditoria a Veronica Squinzi – Amministratore Delegato e Direttore Sviluppo Globale Mapei; per il Management a Paola Angeletti, Chief Operating Officer Intesa Sanpaolo; per Women Value Company–Piccola Impresa a Giovanna Ricuperati, da un mese anche Presidentessa di Confindustria Bergamo; e per la società che si è distinta nelle politiche di genere a ATM, rappresentata da Emanuela Salati, Dirigente Responsabile per Selezione, Formazione e Welfare.
Donne che rappresentano quanto per lo sviluppo sia importante una rinnovata visione industriale costellata di competenze, sensibilità e fertilità di idee insite nel talento e nell’esperienza al femminile.
Donne che fanno la differenza, e che sono differenti nella loro esperienza, nel loro background, nel loro percorso e nella loro unicità ma che hanno diversi punti in comune: l’aver raggiunto importantissimi traguardi, l’essere un talento al femminile e l’essere operative nella stessa zona geografica, la Lombardia, territorio sempre fertile per la crescita e l’espressione dei talenti.
Intesa Sanpaolo, che pone al centro i principi della valorizzazione del merito, del rispetto delle persone nella diversità di ciascuno, delle pari opportunità e dell’equilibrio di genere, ha organizzato e ospitato il momento di ritrovo e di celebrazione del successo delle vincitrici e delle loro storie personali.
L’evento si è tenuto nella suggestiva cornice offerta dalle Gallerie d’Italia di Piazza della Scala a Milano. Ai racconti dei percorsi personali delle protagoniste della serata, è seguita una visita guidata alla mostra “I Marmi di Torlonia” dove tutte le partecipanti all’evento hanno potuto ammirare i 96 marmi della Collezione Torlonia, la più importante raccolta privata di statuaria classica. L’esposizione, curata da Salvatore Settis e Carlo Gasparri, nasce da un accordo tra la Fondazione Torlonia e il Ministero della Cultura – con la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma – autentico esempio di collaborazione tra pubblico e privato nel segno della cultura.
*Responsabile Diversity & Inclusion Intesa Sanpaolo
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