Fondazione Marisa Bellisario

LA FORZA DEL POSSIBILE

Riflessioni di una neo-associata sulle celebrazioni del 24 febbraio

di Elisabetta Colapietro*

Quando ero appena una bambina seguivo ogni anno con vivo interesse la cerimonia di premiazione delle Mele d’Oro trasmessa in televisione. Mi affascinavano la storia di Marisa Bellisario e la tenacia della Presidente, Lella Golfo. Agli occhi di una piccolissima donna quell’evento rappresentava la summa delle più alte qualità femminili, praticate al fine del raggiungimento di importanti risultati. Era, quindi, per me un ideale e contemporaneamente qualcosa di perseguibile, come la cerimonia stessa testimoniava. Aveva, in estrema sintesi, il fascino del possibile.

Oggi ho l’onore di essere parte della grande ed entusiasta famiglia della Fondazione e in un’occasione sentita e partecipata come quella del 24 febbraio scorso, cui la presenza del Presidente della Repubblica ha conferito il crisma della solennità, ho potuto toccare con mano la concretizzazione di quei valori e di quegli ideali che costituiscono in uno la base di partenza, la mission e il carburante dell’attività associativa.

Se talento, determinazione, preparazione sono elementi imprescindibili di qualunque sviluppo professionale, nonché ineliminabili fondamenta di ogni più alta pretesa di riconoscimento – come ha efficacemente ribadito la prima Rettrice dell’Università La Sapienza di Roma Antonella Polimeni (“Pari opportunità per pari capacità”) – il valore che da 35 anni costituisce il quid pluris della Fondazione Marisa Bellisario è la solidarietà.

Quest’anno, invero, ricorre altresì il 75° Anniversario dall’entrata in vigore della nostra Costituzione e molti principi sono stati richiamati nel corso delle celebrazioni tenutesi lo scorso 24 febbraio – accorato e commovente il riferimento di Livia Turco alle Madri Costituenti. Proprio nell’incipit della nostra Carta Fondamentale, subito dopo l’esaltazione del lavoro come cardine della Repubblica, si trova la valorizzazione della solidarietà politica, economica e sociale come dovere inderogabile (art. 2 Cost.).

Ebbene, nel corso dell’intensa giornata dedicata ai 35 anni del Premio e della Fondazione, quella bambina, che anni fa rimaneva sveglia per apprendere quanto lontano può condurre la tenacia femminile, ha potuto tangibilmente constatare che grandi traguardi si sono raggiunti anche e soprattutto partendo dalla consapevolezza collettiva del valore delle donne e dal sostegno reciproco che inevitabilmente deve scaturirne (ce lo impone la nostra Costituzione!). Gianni Letta nel suo evocativo intervento ha fatto ricorso a numerose citazioni dei grandi del passato, le quali ci hanno ricordato che non siamo destinate a nulla di diverso dall’eccellenza. Ne siamo coscienti. L’abbiamo già raggiunta. Continueremo a farlo. Insieme

*Legale interno Direzione Affari Legali, Societari e Compliance Rete Ferroviaria Italiana

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9 commenti su “LA FORZA DEL POSSIBILE”

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  3. ANNA MARIA CASADEI

    VORREI ESSERE SOCIA. SONO UNA INSEGNANTE IN PENSIONE E HO DATO UNA RAGIONEVOLE INDICAZIONE SUL SIGNIFICATO DELLO SCARABOCCHIO DEL BAMBINO. L’ACCADEMIA DELLA CRUSCA HA RICONOSCIUTO LO STUDIO E LA MIA INTERPRETAZIONE. DESIDEREI CHE TALE STUDIO FOSSE RICONOSCIUTO CON UN PREMIO DELLA FONDAZIONE. HO SEMPRE SEGUITO TUTTE LE MANIFESTAZIONI, PERCHE’ RAPPRESENTANO UN GRANDE PASSO VERSO LA VALORIZZAZIONE DELLA DONNA NELL’AMBITO DELLA SOCIETA’. GRAZIE.
    PROF.SSA ANNA MARIA CASADEI CELL. 339.18.52.701

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