Fondazione Marisa Bellisario

ARTE, SALUTE E INNOVAZIONE

di Paola Casali*

Come molti romani, non conoscevo la bellezza e la rilevanza storica delle Corsie Sistine. Adagiate da otto secoli sulla sponda destra del Tevere, il grande e severo complesso architettonico guarda alla magnificenza della Cupola di San Pietro e sembra interrogarci: si tratta di una chiesa, di un museo, o addirittura di un ospedale?

Vorrei condividere l’entusiasmo professionale e il privilegio umano che devo alla scoperta delle Corsie Sistine e del loro valore: questo luogo è una Casa dell’Accoglienza, dove anche l’arte è coinvolta al più alto livello estetico nella cura e nella tutela dei meno privilegiati della società. Gli ammalati, i bambini abbandonati, le donne private dei mezzi di sussistenza, i diseredati.

Una scoperta, la mia, e una riscoperta: l’amore per l’arte, per la storia e per le salutari virtù dell’arte che durante gli anni del liceo mi avevano tanto appassionato.

Oggi il nostro impegno prosegue sulla linea ininterrotta del grande progetto umanitario e sociale immaginato da Papa Innocenzo III.

Il Papa, oltre ai bambini (che altrimenti sarebbero stati abbandonati nelle acque del vicino Tevere), volle pensare ai malati, e per questo le Corsie Sistine sono state definite il più antico ospedale d’Europa. E naturalmente Papa Innocenzo III si volse anche ai pellegrini, che oggi come allora, convergono da tutto il mondo nel quartiere di Borgo per visitare la tomba del discepolo Pietro.

Chissà come brulicava di vita, quale operoso fermento qui dentro sotto il tetto delle Corsie Sistine, dove ai piccoli venivano offerte una casa e una educazione. E un tirocinio, un allenamento alla cura degli altri, per cui molti di quei bambini, fattisi uomini e donne,  preferivano rimanere per restituire ad altri bambini quello che loro stessi avevano ricevuto nella loro infanzia.

Un modello gestionale che oggi definiremmo esempio virtuoso di economia circolare, portato avanti dagli ispiratori e precursori di coloro che oggi chiamiamo operatori sanitari del Sistema Sanitario Nazionale. Sotto le insegne misericordiose e vivificanti di Arte e Salute.

Papa Sisto IV ordinò la costruzione della Cappella Sistina e del Ponte omonimo, volle fortemente portare il Rinascimento a Roma in competizione con la Firenze dei Medici, ma volle anche che le Corsie fossero affrescate sulla sommità delle alte pareti e sul soffitto, affinché i degenti da qualunque parte fossero sdraiati, potessero godere di arte e bellezza.

Dal prezioso Ciborio musica soave di organi e arpe veniva suonata per alleviare dolori e tormenti. Si tratta, a ben vedere, di teorie e prassi alle quali  è corretto oggi riconoscere una modernità di approccio sorprendente. È moderno e innovativo pensare che la cultura, l’arte e la musica possano alleviare le sofferenze umane.

Oggi le Corsie Sistine sono un esempio di rigenerazione urbana.

Sono state sapientemente ristrutturate, quindi riaperte e restituite alla comunità, infine valorizzate attraverso l’organizzazione di eventi dedicati alla medicina, alle scienze, all’economia, alla politica. Ai convegni sull’intelligenza artificiale, sulla formazione e l’istruzione come strumenti per l’inclusione e la coesione dei migranti, ai corsi di formazione, alle serate di gala e alla raccolta fondi, concerti, aperture al pubblico di varia natura dal FAI ad ACOSI (Associazione culturale Ospedali Storici Italiani), sfilate di moda e un’offerta sempre aggiornata ai tempi, ai modi e alle esigenze della comunità cittadina e ospite che intende servire.

I proventi raccolti da tale attività vengono reinvestiti al 50% in progetti sanitari e il restante 50% nel restauro del complesso monumentale del Santo Spirito in Sassia. Un grande Progetto di Sostenibilità Sociale, Sanitario e Culturale.

Mi piace pensare che in futuro un approccio manageriale di questo tipo possa diventare un esempio virtuoso e di successo per la gestione dell’ingente patrimonio artistico e monumentale del nostro Paese, creando valore come forma di tutela e valorizzazione dei beni artistici e sia da volano allo sviluppo economico ed occupazionale delle giovani generazioni.

*Direttore Patrimonio e Valorizzazione del Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia

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