Fondazione Marisa Bellisario

I GIOVANI E LE SCIENZE 2022

di Cinzia Boschiero*

L’11 aprile a Milano sono state premiate dalla Commissione europea diverse giovani studentesse di età compresa tra i 14 e i 20 anni provenienti da tutta Italia. «Il 2022 è stato proclamato dalla Commissione europea ‘Anno dei giovani’ e noi come Federazione – dice Alberto Pieri, segretario generale FAST-Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche (www.fast.mi.it) – organizziamo ogni anno la selezione nazionale del concorso europeo EUCYS per la Direzione Generale Ricerca della Commissione europea, in cui vengono premiati studentesse e studenti di età compresa tra i 14 e i 20 anni, provenienti dalle scuole superiori e dai primi anni delle università, con loro invenzioni, prototipi, ricerche, studi in tutti i settori (dalla fisica, alla robotica, ai beni culturali, all’alimentazione, all’ambiente etc.). Vengono elargiti premi in denaro sino a 7mila euro e i giovani finalisti italiani rappresenteranno il nostro Paese a settembre in Olanda alla finale europea».

I finalisti hanno allestito da soli i loro stand e l’esposizione è rimasta aperta al pubblico dal 9 all’11 aprile. Alla finale nazionale erano presenti ben 28 progetti, prototipi (22 italiani e 6 internazionali) realizzati da oltre 70 giovani. Diverse le studentesse premiate. Tra loro: Ginevra Abbatescianna (classe 2003) e Greta Bolis (2003) hanno realizzato un progetto con Gabriele Gino, loro collega presso l’Istituto L. Cobianchi, di Verbania in cui dall’ippocastano realizzano della bioplastica; Alessandra Muzzi (2004) con due suoi compagni dell’IIS Galilei di Jesi ha trovato una soluzione per usare pneumatici fuori uso per eliminare i metalli pesanti da soluzioni acquose; Giulia D’angelo (2006) con due suoi compagni dell’ITI Omar, Novara, ha ideato un innovativo gioco per la divulgazione della chimica sostenibile, interattivo, utilizza smartphone e realtà aumentata; Asha Said Warsame (2004), Sarah Litterini (2005), Elena Mendini (2004) del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Trento hanno sviluppato un metodo innovativo di analisi dei succhi di mela biologica e non-biologica valutando la concentrazione di fruttosio e di polifenoli. Beatrice Poggi (2004) della Deledda International School di Genova è stata premiata per il suo progetto inerente la produzione di yogurt su ampia scala grazie agli effetti positivi dell’esposizione alla radiazione Wi-Fi a 5Ghz: la crescita dei batteri porta a un incremento della produzione di yogurt.

La 33° edizione del concorso ha finalmente visto un incremento del numero delle studentesse presenti rispetto al passato. I settori di maggiore interesse sono stati l’ambiente, la salute e i prodotti ecosostenibili. Ad esempio, Sonia Migliacca (2003) con due suoi compagni ha realizzato un esperimento in grado di visualizzare immediatamente, grazie a un dispositivo meccanico, il danno arrecato ai polmoni dal contenuto di nicotina e catrame di una sola sigaretta; Lisa Paola Guarnero (2005) e Letizia Mutti (2003), con un compagno dell’Istituto Ascanio Sobrero di Casale Monferrato, ha sviluppato il progetto EnoMed traendone una soluzione di utilizzo per gli antiossidanti dell’uva come una prospettiva green per la terapia antitumorale, collaborando con la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e con il Laboratorio di Patologia molecolare e Bioimaging dell’Università del Piemonte orientale di Novara; Eva Costantini (2005) dell’ISIS Malignani di Udine, con due suoi compagni, ha messo a punto una procedura operativa standard (SOP) per ottenere polimeri alternativi alle plastiche derivate dai combustibili fossili, in modo economico ed efficiente.

Molti i progetti di economia circolare, in linea con l’obiettivo numero 12 dell’Agenda 2030 dell’Onu quali l’innovativo Ecofilter ideato da Emma Ravini (2004) dell’ITIS E. Fermi di Mantova, realizzato a basso costo, utile per il recupero dei metalli pesanti dalle acque reflue; mentre Myriam Gagliani (2003) dell’ITI S. Cannizzaro di Catania ha presentato un innovativo prototipo di biomattone realizzato con fibra estratta da ortica, agave e ginestra: ad alto contenuto tecnologico e a risparmio energetico, è resistente all’acqua ed è un ottimo isolante termico ed acustico, è totalmente ecologico e a impatto zero perché, in caso di eventuale demolizione della struttura, il suo smaltimento non comporterebbe alcun danno all’ambiente circostante. Alessandra Milea (2003) dell’Istituto Guglielmo Marconi di Tortona (AL) ha collaborato con altri due giovani studenti di ben due diversi istituti (Francesco Foroni dell’ITIS E. Fermi di Mantova e Loris Piccolo dell’Istituto Ascanio Sobrero, Casale Monferrato), già dimostrando una grande capacità di fare rete in ricerca, e ha sviluppato uno studio che consente la rimozione del glifosato con un nuovo metodo chimico-biologico.

Nulla da aggiungere se non un W LA RICERCA e W I GIOVANI!

Il bando 2023 è già aperto al sito www.fast.mi.it!

*Titolare ECPARTNERS

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8 commenti su “I GIOVANI E LE SCIENZE 2022”

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