Fondazione Marisa Bellisario

BEYOND HR: LA SCIENZA DELLA DECISIONE E IL TALENTO SOSTENIBILE

di Laura Luigia Martini*

Tra le centinaia di migliaia di parole che leggiamo in una vita di studio e di lavoro, c’è sempre una frase che più di ogni altra ci si imprime nella memoria perché inconsciamente crea in noi la consapevolezza che solo il tempo ce la farà comprendere a fondo. La mia è di Peter Drucker, economista e saggista del ‘900, uno dei più noti e influenti pensatori in materia di teoria e pratica del Management: “Dietro a un’impresa di successo c’è sempre qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”. Gli studi di Drucker portarono per primi al concetto di gestione per obiettivi arrivando a teorizzare la privatizzazione e il decentramento tra i principali sviluppi del XX secolo.

E mentre questa frase sedimentava negli anni nel mio cervello, poco tempo fa mi sono imbattuta in un libro dal titolo: “Beyond HR: The New Science of Human Capital”, di John Boudreau e Peter Ramstadt, testo non recentissimo, ma molto interessante. Parla delle persone che popolano le nostre aziende e delle caratteristiche che le contraddistinguono come individui unici con specifici talenti, quello che in generale definiamo “il capitale umano”. Questa è materia che ho sempre approfondito con grande passione e come Manager ho gestito negli anni persone dalla diversa formazione, professionalità anche molto elevate, ed è sempre stata una parte del mio lavoro a cui dedicavo volentieri tempo per l’ascolto e attenzione al linguaggio, affascinata dalle multiformi e sempre sorprendenti espressioni della mente umana.

“Beyond HR” spiega come le organizzazioni possono scoprire contributi di talento distintivi, differenziare pratiche e metriche HR in chiave strategica e allocare in maniera ottimale il talento per creare valore. Si tratta sostanzialmente di una “scienza decisionale”, altrimenti detta “Talentship”, che ha il compito di migliorare le decisioni sul capitale umano praticando la segmentazione dei talenti o l’identificazione di pool di talenti in cui la qualità e/o la disponibilità del capitale umano fa la differenza maggiore per il successo strategico dell’impresa.

D’altro canto, la tradizionale concettualizzazione della creazione di valore negli studi di strategia ispirati alla teoria economica neoclassica, semplifica molto tale pensiero, legandolo squisitamente al risultato economico dell’impresa e alle conseguenze positive di tale risultato. Non viene invece affatto considerato il capitale umano individuale come una fondamentale dimensione della creazione di valore.

I processi di valutazione strategica e logica vanno invece in questo senso reinventati, ripensati secondo un meccanismo circolare che ha un inizio ma non ha una fine, e che si autosostiene seguendo i processi di trasformazione del business, esattamente come avviene nei dipartimenti che si occupano di finanza aziendale, poiché è dimostrato che i talenti delle persone che insieme proficuamente collaborano secondo la logica del “getting there together”, se ben gestiti, si traducono in concreti vantaggi economici per l’azienda. Un ulteriore, fondamentale aspetto correlato al Talentship è la sostenibilità, perché il successo di oggi non può essere raggiunto a costo di compromettere il successo di domani. Il talento deve essere “sostenibile”, ovvero sempre disponibile all’organizzazione in ogni momento della sua storia, per cui si rende ancor più necessaria la creazione di una struttura strategica di riconoscimento e gestione del talento stesso, allineata dinamicamente agli obiettivi aziendali.

Ed ecco dunque che il cerchio si chiude e risuonano nella mente le parole di Drucker, ovvero quelle “decisioni coraggiose” che determinano il successo di un’impresa: il “Talentship” e la “sustainability” sono di fatto una forma di decisione strutturata, gli strumenti rigorosi che guardano all’individuo come al vero fulcro del successo, che studiano il capitale umano come il mezzo più potente per la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder dell’impresa.

Esiste davvero qualcosa di più rilevante in materia di Management strategico?

* SDA Bocconi School of Management, Advisory Board Member

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