Fondazione Marisa Bellisario

VIVERE GETTANDO TESTA E CUORE OLTRE L’OSTACOLO

di Mariaelena Fazio*

Questa è la storia di una psicologa psicoterapeuta nata in una provincia della Sicilia negli anni 80 che scopre di poter andare oltre le difficoltà fisiche grazie allo sport e il suo amore per la psicologia.

La mia ridotta mobilità mi ha resa “una bambina ribelle, un’adolescente avventurosa, una psicoterapeuta in sneakers”. Perché il destino non è mai stato una scusa. E mai lo sarà.

Questa è la mia storia.

Dalla Sicilia all’Università Cattolica di Milano. Dalla Spagna a Roma fino a raggiungere le più importanti città italiane per la presentazione del libro “Il Genitore Emotivo”.

Nonostante la ridotta mobilità della gamba e del braccio sinistro dopo il diploma superiore mi trasferisco a Milano per studiare Psicologia all’Università Cattolica. Degli anni universitari vissuti nel campus universitario. Dopo la prima laurea nel luglio 2010, le difficoltà motorie non mi impediscono di affrontare un semestre all’estero. Così parto per la Spagna. Nel marzo 2013 conseguo la laurea magistrale in Psicologia clinica.

La svolta arriva nel 2014 collaboro con dott. Stefano Monti, direttore del centro psico educativo del Collegio San Carlo di Milano, alla stesura del libro “Il Genitore Emotivo”, che è stato presentato nelle principali città della nostra Penisola.

Nel 2019, divento membro di Tribuna Corbo, a Napoli (trasmissione web del sito di La Repubblica Napoli) per parlare di aspetti psicologici nel calcio.

Al di là degli impegni professionali, mi dedico anche all’attività sportiva in particolare dopo l’ottavo intervento chirurgico; passando dal nuoto all’equitazione, dalla scherma allo sci. Nel mondo dello sport, le difficoltà da superare a livello sia fisico sia caratteriale sono notevoli, ma con la forza e la determinazione che mi hanno sempre contraddistinto. L’amore per lo sport mi ha spinto a diventare una psicologa dello sport di una squadra di calcio a 5 femminile che gioca in un campionato di serie A2.

Sostenuta dalle mie colleghe del centro di psicologia integrata per il benessere di Roma, ho partecipato a una maratona non competitiva di 5 km ciò che ho imparato da questa esperienza è la possibilità di chiedere aiuto al mio gruppo per raggiungere un obiettivo e di sincronizzare il mio passo a quello della persona che mi sta accanto, fidarsi dell’altro e vivere insieme la fatica e le emozioni di una maratona. Un’altra esperienza che mi ha insegnato molto è stata quella di sciare con l’attrezzatura del sitting, che permette di sciare controllando l’attrezzo con i movimenti del corpo pur essendo guidata da un maestro; inizialmente ho avuto paura per le diverse manovre che bisogna fare per salire in funivia o durante le curve in discesa, ciò che mi ha permesso di vivere pienamente questa esperienza è la fiducia che si è instaurata con il maestro, che ha accolto i miei timori rispettando i miei tempi di esecuzione del movimento.

Nei momenti di sconforto mi ripeto “Ecco, quella ragazzina partita dalla Sicilia è arrivata fino a qui. Non posso abbattermi perché ho fatto tantissima strada. Questo è il mio presente e devo affrontare ogni difficoltà sulla base delle esperienze che ho già superato”.

E a tutti coloro ritengono di non farcela, consiglio di focalizzarsi su un obiettivo, capire se realizzabile o meno e concentrarsi sulla realizzazione.

*Psicologa Psicoterapeuta

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