di Valeria Ferrero*
Nonostante tutte le criticità che hanno travolto l’economia nel 2022, con la guerra e la tensione su prezzi e approvvigionamenti, un settore dell’industria particolarmente rilevante per il nostro Paese ha chiuso un anno eccellente. La produzione dell’occhialeria italiana ha superato i 5 miliardi, in crescita del 24% rispetto al 2021, con un export in aumento del 22,5%.
Le vitalità del settore ha riportato alla Fiera Milano Rho la rassegna del Mido, la principale fiera internazionale del settore per un appuntamento che ha registrato circa mille espositori da oltre 150 Paesi. Un vero successo per il Made in Italy.
Mido si è proposto anche come momento culturale con incontri di business, convegni ed eventi, tra cui la presentazione del progetto di ANFAO – Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici – Empowering Optical Women Leadership, a sostegno delle donne nell’industria dell’occhialeria lungo un percorso verso la leadership, con il patrocinio della Fondazione Marisa Bellisario.
Il settore dell’occhialeria è storicamente ad alta occupazione femminile. Le donne rappresentano già il 60% dell’occupazione totale, dato che tuttavia non si riflette in una adeguata presenza nei ruoli manageriali, con le dirigenti al 22%. Un settore industriale importante per il Made in Italy dove, come sempre, la presenza femminile si perde lungo la catena manageriale, ovvero lungo la catena dove vengono prese le decisioni e dove si può realmente incidere su modelli di leadership ed organizzativi.
Ecco il perché del nostro patrocinio per un progetto che vedrà un percorso di empowerment e preparazione alla leadership e la collaborazione a un osservatorio sull’equità di genere, in collaborazione con SDA Bocconi. Un progetto che, sul medio-lungo termine, promuoverà la formazione, lo sviluppo delle competenze, la preparazione di una nuova leva di donne manager capaci di fare la differenza in modo concreto.
«Il divario nelle carriere, la mancata possibilità di crescita – ha scandito nel suo intervento la Presidente Lella Golfo – ma anche l’impossibile conciliazione tra lavoro e famiglia sono tutti elementi che consegnano un sistema meno competitivo, meno produttivo. Affermare la leadership femminile in ogni ambito e settore non è solo questione di equità ma di modernizzazione, di crescita e competitività. Chiudere la strada dei vertici alle donne equivale a negare un futuro di sviluppo alla nostra economia e a tutta la comunità. Il progresso passa da questa consapevolezza».
Chiuse le porte della fiera, si va avanti quindi con iniziative molto concrete per sostenere la parità lungo tutta la catena manageriale.
Con un grazie al Presidente ANFAO, Giovanni Vitaloni, per l’apertura e la sensibilità dimostrate nel sostenere l’iniziativa, a Barbara Salimbeni, Consigliera ANFAO e alle persone con cui abbiamo collaborato sonora.
*Referente Fondazione Marisa Bellisario Piemonte
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