di Valeria Ferrero*
Che si parli di titoli diretti (azioni e obbligazioni), di strumenti a gestione attiva o passiva (fondi o etf), di quote di start up, anche noi, come investitrici, possiamo orientare le nostre scelte su strategie sostenibili per alimentare un circolo virtuoso di trasferimento di capitali verso le organizzazioni che fanno della sostenibilità il proprio elemento distintivo.
Investire secondo criteri ESG (Environment, Social, Governance) significa costruire un portafoglio con un’attenzione particolare all’ambiente, rispettando alti standard sociali e favorendo una condotta di business responsabile. Il risultato, per chi investe, è di avere interessanti vantaggi in termini controllo del rischio e di redditività nel lungo termine.
Molti eventi hanno accelerato l’orientamento a questi investimenti con un approccio consistente e serio.
Partiamo dalle battaglie per l’ambiente, “E”, con la voce di Greta Thunberg a sensibilizzare l’opinione pubblica. La crisi sanitaria ha poi generato un crescente interesse per gli aspetti sociali, “S”. Ed è dimostrato che le imprese con equilibrio di governance “G” e attente alla gestione delle controversie sono le aziende più stabili.
In Europa, il trend è sostenuto dalla Commissione UE targata Ursula von der Leyen che ha messo in evidenza l’obiettivo strategico del piano Green New Deal per trasformare l’Europa nel primo blocco di Paesi a impatto climatico zero entro il 2050, con la destinazione di un trilione/Euro in dieci anni. Un nuovo quadro normativo imporrà inoltre ai gestori del risparmio vincoli stringenti per il rispetto dei criteri ESG.
Saranno quindi sempre più meritevoli di capitali le aziende che rispettano l’ambiente, il sociale e l’equilibrio di governo, prestando attenzione a tutti gli stakeholders, dai clienti, ai fornitori, ai dipendenti, alla collettività. Imprese resilienti che, non per caso, nella crisi hanno dimostrato migliori risultati economici proprio perché orientate a politiche di medio lungo termine.
Nella valutazione delle società in cui investire oggi diventa necessario integrare l’analisi di bilanci e flussi finanziari con dati non finanziari capaci di raccontare se le aziende continueranno a produrre prodotti e a erogare servizi nel rispetto delle aspettative di consumatori e investitori responsabili.
Le sfide che il mondo deve affrontare sono grandi e l’obiettivo che la finanza sostenibile si pone è investire in strumenti con l’intenzione di generare sia un ritorno finanziario sia un impatto ambientale e sociale positivo, concreto e misurabile.
Noi possiamo essere parte attiva con la destinazione consapevole dei nostri investimenti.
*Head of Marketing & Business Development Ersel
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