IL G100 A ROMA CON IL WOMEN ECONOMIC FORUM

di Daniela Carosio*

Il G100, tra le più rappresentative associazioni femminili internazionali per la promozione della leadership e dell’empowerment economico delle donne con oltre 500mila membri in 150 Paesi, ha realizzato a novembre ‘23 in Italia, all’Università Luiss, il ‘Women Economic Forum'(WEF) con grande successo di pubblico e di contenuti affrontati. Aperto da Maria Laura Mattarella, sono intervenute Paola Severino, Presidente Luiss School of Law, Harbeen Arora, fondatrice del Wef, Marilena Citelli presidente di Wef-Italy e Sharon Cittone, delegata italiana del G100. Si è partiti dal Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum, che rileva l’Italia al 79esimo posto sul divario di genere sui 146 Paesi analizzati, in calo di 16 posizioni rispetto al ‘22. L’uguaglianza è tornata ai livelli pre-pandemia, ma il progresso è rallentato e sarebbero necessari ancora 131 anni per colmare il divario complessivo, mentre per la parità economica e politica sono necessari rispettivamente 169 e 162 anni. Il dibattito ha offerto un’opportunità unica di mettere a fattore comune, attraverso esperti di diverse realtà e nazioni, competenze ed esperienze internazionali con l’obiettivo di ispirare e sostenere lo sviluppo dell’universo femminile.

Ecco alcuni temi affrontati.

Donne, inclusione e sicurezza. La violenza di genere non può essere trattata come questione emergenziale perché si tratta di un fenomeno strutturale e sistemico. È, invece, necessario seminare il valore della parità; promuovere l’educazione alle differenze; imparare a riconoscere precocemente le forme di violenza.

Promuovere l’equità in ambito sanitario. Longevità e invecchiamento in buona salute rappresentano oggi uno dei temi più “caldi” in termini di scienza e investimenti. Il mondo occidentale sta attraversando un rapido cambiamento demografico, che comporta nuovi problemi sanitari, assistenziali, politici e persino sociali. È urgente una riorganizzazione socio-economica-politica che valorizzi l’apporto delle donne.

Tutela dell’ambiente e dell’acqua e resilienza ecologica. Sottolineate le straordinarie potenzialità delle diverse fonti di energia non inquinanti. La fusione nucleare e le fonti rinnovabili — sole, vento, idrico, geotermia — sono opzioni essenziali per affrontare la crisi climatica in modo costruttivo, oltreché la dissalazione dell’acqua di mare per affrontare la scarsità idrica.

L’Innovazione e il sistema alimentare. Le attuali decisioni sui sistemi alimentari possano avere impatti di vasta portata sul cambiamento climatico e sulla gestione delle risorse. L’innovazione nei sistemi alimentari e la capacità di sfruttare efficacemente le soluzioni a disposizione, sono essenziali così come l’ impegno collettivo per nutrire una popolazione globale in continua crescita con scarsità di risorse e disparità socioeconomiche.

Lo spazio. Come tutti i settori altamente tecnologici e di ricerca, lo spazio risente della mancanza di donne, a tutti i livelli, in particolare quello apicale. Sottolineata l’importanza del ruolo del pubblico nella “new space economy”: per la ricerca e per sostenere i progetti di lungo respiro.

La Cybersecurity e l’Intelligenza Artificiale. Hanno necessità di governance a tutela della sicurezza del Paese, e di autonomia nazionale ed europea. Le analisi dimostrano che è ancora il fattore umano “l’anello debole”. Manca cultura, awareness e formazione e mancano 800.000 figure specializzate in cybersecurity oggi in Europa: un ruolo fondamentale sarà delle donne, per le competenze aggiuntive che può portare.

La Formazione. Le giovani donne che entrano oggi nel mercato del lavoro sono più presenti anche in ruoli tradizionalmente maschili, in tutti i paesi industrializzati. Tuttavia la propensione alle discipline tecno-scientifiche è ancora insufficiente, anche se negli ultimi anni si è incrementato l’interesse nelle materie STEM.

*Direttore della Comunicazione BV TECH

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