QUANDO LE DONNE POSSONO SCEGLIERE
Leadership al femminile, creatività e problem solving
Il World Economic Forum conferma la forte crescita, nel mondo e in Italia, di occupazione nei settori ITC e, in particolare, in quello dell’IA. Quali impatti sull’occupazione femminile? Ne abbiamo parlato con Marina Geymonat, Manager di TIM – dove coordina il centro di eccellenza dell’IA – e membro del Gruppo di esperti che ha elaborato su incarico del MISE le “Proposte per una strategia italiana sull’IA” presentato all’UE nel luglio 2020.
Dal panel “Società e Futuro del Lavoro” dell’ultimo summit tenuto a Davos dal 25 al 29 gennaio 2021, è venuta chiara la necessità che i piani nazionali di ricostruzione post pandemia siano «gender parity oriented».
Il moderno Sultanato dell’Oman nasce con la presa del potere nel 1970 da parte del Sultano Qaboos, rimasto in carica fino alla sua morte nel gennaio scorso. Sino ad allora, il Paese non aveva scuole, disponeva di soli cinque chilometri di strade e non aveva relazioni internazionali.
«Non arrendetevi al golpe» afferma la leader della Lega nazionale per la democrazia e Premio Marisa Bellisario
Ngozi Okonojo-Iweala è prima donna e prima africana a essere nominata alla guida dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Nigeriana, 66 anni, economista ex ministra delle Finanze, grandi qualità di negoziatrice…
Dallo scorso 1° dicembre, l’Italia detiene la Presidenza del G20, il forum internazionale che riunisce le principali economie del mondo e che culminerà nel Vertice dei Leader di Roma il 30 e 31 ottobre.
“Potenziale inespresso” è il concetto che più ritorna nei numerosi documenti e rapporti dedicati negli ultimi anni all’imprenditoria femminile. Un’espressione che nasconde una precisa valutazione. Il mancato contributo delle donne alla crescita dell’economia è una perdita molto significativa: che non possiamo più permetterci.
La chiamano la She-cession, la recessione al femminile innescata dalla pandemia di Covid-19. Le donne sono più vulnerabili degli uomini sul mercato del lavoro: lavorano meno, hanno salari inferiori e carriere più limitate.
Tutti gli indizi portano a un governo Conte-ter che traghetti l’Italia verso la fine di questa tormentata XVIII legislatura nel 2023, con buona pace di chi pensava che qualcosa in Italia potesse prima o poi cambiare, che il bene del Paese fosse importante e che fosse arrivato il tempo di una donna a Palazzo Chigi.