Fondazione Marisa Bellisario

IL RISCATTO DELLA CALABRIA PARTE DALLE POLITICHE PER L’INFANZIA

di Giusy Princi*

La povertà educativa territoriale legata all’infanzia è uno dei tanti gap che la Calabria ha bisogno di colmare. Ne sono consapevole. Però sono altrettanto consapevole che nulla è impossibile. Lo dicono i fatti, lo dice il grande lavoro che abbiamo fatto in pochi mesi e tutte le attività che stiamo portando avanti in Calabria su più fronti.

Uno dei tanti esempi lampanti è rappresentato dalle dinamiche relative al bando per la fascia 0-6 pubblicato nell’ambito delle azioni messe in campo dal PNRR, nel giro di un paio di settimane dalla pubblicazione dell’avviso pubblico nazionale inizialmente quasi ignorato dai comuni, la Calabria è riuscita non solo a recuperare terreno, ma addirittura a sovvertire il trend. Non ci siamo limitati solo a ricucire il gap iniziale. I dati ci vedono, oggi, fra le più virtuose regioni d’Italia per richieste di finanziamento in quest’ambito. Dopo l’appello a cogliere l’opportunità dei bandi nazionali lanciato dalla Regione a tutti i Sindaci, dopo le straordinarie azioni di supporto amministrativo fornite ai Comuni dalla struttura regionale, in meno di un mese, l’Ente locale calabrese ha dato una forte risposta, facendo sì che la Calabria a breve possa compiere un grande passo in avanti verso gli standard europei in tema di servizi educativi per l’infanzia. Alla scadenza dell’avviso, in sole 3 settimane, si è registrato, infatti, un boom, un incremento delle domande pari al 76%, con la Calabria tra le regioni che hanno presentato il numero maggiore di richieste di finanziamenti finalizzati a dotare il territorio di asili nido: 137. Meglio hanno fatto solo Campania, Lombardia e Lazio. Quindi, se il dato iniziale ci aveva scoraggiati e al contempo incoraggiati a spronare le Amministrazioni comunali calabresi, il dato attuale invece ci conforta molto.

E non finisce qui. Presto, con ulteriori importanti stanziamenti, pari a circa 30 milioni di euro, rivoluzioneremo il settore 0-6 intervenendo d’intesa con Ufficio Scolastico Regionale ed Enti Locali per l’attivazione dei ‘Poli educativi per l’infanzia’, dei veri e propri campus che ci permetteranno di ridurre le disuguaglianze formative in quella fascia e consolidare le sezioni primavera. Azioni che si rendono necessarie e immediate; non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo. I nidi per la fascia d’età 0-3 anni rappresentano un servizio educativo e sociale essenziale: la diseguaglianza in questo settore tra Comuni del Nord e del Sud è intollerabile. Una Regione dove la povertà educativa si sperimenta, infatti, fin dalla primissima infanzia: solo il 3% di bambine e bambini usufruisce di asili nido o servizi integrativi per l’infanzia finanziati dai Comuni, un dato ben al di sotto della media nazionale che si attesta al 14,7%. La spesa media pro capite (per ogni bambino sotto i 3 anni) dei Comuni calabresi per la prima infanzia è di 149 euro ciascuno, il dato più basso tra tutte le regioni italiane. Basti pensare che dalla parte opposta dello Stivale, a Trento, la spesa è invece di 2.481 euro.

È una triste realtà che non rende questa Regione a misura di bambino e continua ad alimentare la povertà educativa, cioè quella condizione di privazione delle opportunità di studio, culturali, sportive e di gioco. Non è sufficiente dire che bisogna puntare sulle nuove generazioni per la costruzione del futuro, bisogna farlo in maniera concreta. Le disuguaglianze tra i bambini, per quanto riguarda l’acquisizione di capacità e competenze, si formano già nei primissimi anni di vita, ben prima dell’ingresso a scuola. Non si tratta, tuttavia, di disuguaglianze inevitabili: frequentare l’asilo nido, così come trascorrere del tempo di qualità con i propri genitori, si dimostra un fattore determinante in grado di ridurre il gap.

La Regione Calabria è consapevole di tutto ciò e, nel quinquennio, investirà sempre di più affinché le azioni formative fornite sin dalla prima infanzia, rappresentino la base di quella cultura che può e deve rappresentare il riscatto economico esociale dell’intera Regione.

*Vice Presidente della Regione Calabria

Iscriviti alla Newsletter

4 commenti su “IL RISCATTO DELLA CALABRIA PARTE DALLE POLITICHE PER L’INFANZIA”

  1. Pingback: WORLDMATCH

  2. Pingback: https://in.tempus.no/AbpLocalization/ChangeCulture?cultureName=se&returnUrl=https://gas-dank.com/

  3. Pingback: gummy bears colorado

  4. Pingback: auto swiper

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to Top