Fondazione Marisa Bellisario

Valorizziamo il talento femminile con il work life balance

Negli Stati Uniti è una realtà radicata nella cultura aziendale, in Italia invece la strada da percorrere in tema di conciliazione è ancora molto lunga. Negli ultimi tempi, grazie però a una nuova sensibilità al tema, alcune imprese italiane hanno mostrato segni di apertura alla cultura del work life balance aziendale, nuova pratica di gestione delle risorse umane che favorisce la conciliazione tra tempi di lavoro e di vita personale, creando le condizioni per la crescita del talento femminile. In particolare, sempre più donne chiedono esplicitamente alla propria azienda di studiare sistemi che permettano loro un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e vita familiare e che le stesse aziende si facciano promotrici delle esigenze delle proprie dipendenti, trasformando quella che rimarrebbe un’ipotetica mission aziendale in un’azione concreta.

Sappiamo bene che quando si parla di lavoratrici donne le dinamiche della vita privata influenzano sempre di più il lavoro, e viceversa, e la maggior parte delle volte le donne sono costrette a rinunciare alla carriera per incompatibilità lavoro-famiglia. In un momento di crisi economica come quello odierno le aziende non possono permettersi di sprecare la metà delle risorse e dei talenti che hanno, per cui è opportuno che facciano leva sulle competenze e potenzialità femminili rispondendo positivamente alle loro richieste, senza essere intimoriti dall’investire su operazioni di conciliazione. Il riscontro positivo che si avrà in termini di benessere organizzativo e serenità individuale sarà direttamente proporzionale all’efficienza e al fatturato aziendale.

Quali le azioni possibili? Sebbene ogni azienda sia una realtà a se stante, con esigenze e necessità differenti, su alcune attività potrebbero concentrarsi operazioni di conciliazione, come ad esempio una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro, la gestione di piani ferie adatti alle specifiche esigenze delle singole lavoratrice, la riduzione dell’orario di lavoro, il ricorso al telelavoro, nonché la creazione di piani di accompagnamento al rientro dopo la maternità, l’incremento di uno spazio dedicato interamente ai figli delle dipendenti, e, come sta succedendo sempre più spesso, l’introduzione di un servizio di “maggiordomo aziendale” per il disbrigo di commissioni e pratiche esterne.

 

Alessia Carnevale

 

6 commenti su “Valorizziamo il talento femminile con il work life balance”

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