(AGENPARL) – Roma, 30 apr – “I dati Istat sulla disoccupazion e femminile inquadrano un vero e proprio dramma che occorre arginare subito. Nel mese di marzo mentre il numero degli uomini occupati è addirittura cresciuto, oltre 70 mila donne hanno perso il lavoro. Di fronte a quest’emergenza sociale ed economica mi aspetto che il Governo dia la priorità assoluta a una serie strumenti efficaci diretti alle donne”. Lo dichiara Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario.
“Abbiamo tutti giustamente plaudito a un Governo con una così alta percentuale di donne – continua Golfo – ma ora la differenza la faranno le politiche concrete messe in atto per aiutare le donne, soprattutto al Sud. Durante la campagna elettorale, con la Fondazione Bellisario, abbiamo presentato e inviato a tutti i partiti il nostro “Manifesto per le donne”, un’agenda con otto proposte per agire a tutti i livelli del gap femminile: partecipazione al mondo del lavoro, leadership, rappresentazione pubblica e mediatica del ruolo femminile. Al primo posto della nostra Agenda ci sono politiche integrate del lavoro e del welfare che agiscano sul dramma dell’esclusione e dell’abbandono del posto di lavoro da parte delle donne. A nostro avviso tra gli strumenti da attivare con urgenza ci sono incentivi alle imprese per l’assunzione delle donne; detassazione selettiva dei redditi di lavoro femminili; valorizzazione del telelavoro; strumenti di conciliazione innovativi sia pubblici sia privati, moltiplicazione delle reti di servizi alle famiglie, degli asili e sostegni alla genitorialità condivisa; incentivi all’imprenditorialità femminile e canali di microcredito privilegiati con particolare attenzione per i settori delle nuove tecnologie, dei servizi e del turismo; iniziative di formazione permanente rivolta alle donne funzionale all’ingresso o alla permanenza nel mercato del lavoro; eliminazione delle sperequazioni retributive e di carriera. Mettiamo il nostro programma a disposizione del Governo, purchè s’inizi a mettere in atto una strategia globale che affronti questo dramma alla radice il problema e non con interventi spot. Ormai sappiamo tutti – conclude Golfo – che un milione di donne in più al lavoro si tradurrebbe in 3 punti in più di Pil ed è ora di dare un senso a questo dato con azioni concrete. Il Governo ha l’obbligo politico e morale verso il Paese di muoversi in fretta e questi dati Istat dimostrano che il tempo per gli annunci è oramai finito per tutti!”.
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