di Giovanna Botteri*
Ricordo di aver sentito parlare una volta Marisa Bellisario…stava a Italtel, interveniva a un convegno, che mi avevano mandato a coprire proprio per lei. Prima donna manager italiana, di statura internazionale. Credo fosse già ammalata, ma io ricordo solo una donna forte, carismatica, determinata e insieme sognatrice e visionaria.
L’anno successivo alla sua scomparsa Lella Golfo ha creato una Fondazione e un Premio a lei dedicati, e quel riconoscimento è diventato immediatamente un punto di riferimento per tutte noi “ragazze”. In qualsiasi ambiente o settore lavorassimo, ovunque ci trovassimo a combattere per far sentire la nostra voce.
Quando il 14 giugno, giorno del mio compleanno, sono stata ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica e la sera sono salita sul palco del Tempio di Venere al Colosseo come premiata per l’Informazione della trentaseiesima edizione del Premio Belisario, è stato come raggiungere quel traguardo che avevo intravisto lontanissimo agli inizi della carriera.
Risentire la voce di quella donna straordinaria, che con la sua capacità e il suo coraggio aveva aperto la strada a tutte noi, sentirla vicina e un po’ mia.
Una voce che col tempo è diventata la voce potente di tante donne insieme…si è fatta tuono.
Grazie Marisa, grazie Lella, grazie a tutte.
*Giornalista
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