Fondazione Marisa Bellisario

UBER, UN MILIONE DI DONNE AL VOLANTE ENTRO IL 2020

Il gruppo lancia un nuovo programma destinato all’occupazione femminile insieme all’agenzia delle Nazioni Unite per la parità di genere
Magari sarà anche una strategia di marketing per uscire dalle pastoie delle polemiche degli ultimi mesi o magari i suoi manager credono veramente che una maggiore presenza di donne farà bene alla società. Fatto sta che ieri Uber –il servizio che consente di noleggiare auto con conducente tramite un’app e che fa tanto parlare di sé anche per gli scontri con la categoria dei tassisti, -ha deciso di puntare sulla forza lavoro femminile. L’azienda, infatti, ha lanciato una partnership con Un Women, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di parità di genere, con l’obiettivo di creare un milione di posti di lavoro per autiste entro il 2020.
L’uguaglianza fra uomini e donne, scrivono sul blog aziendale il ceo di Uber Travis Kalanick e il direttore di UN Women Phumzile Mlambo-Ngcuka, è un obiettivo che può essere conseguito se le donne hanno “accesso a guadagni sicuri e uguali”. In un video che spiega l’iniziativa, la compagnia intervista diverse donne, autiste di Uber, che raccontano come questo lavoro abbia portato flessibilità e indipendenza alle loro vite. La società calcola che negli Usa solo il 14% dei 160mila autisti di Uber sia donna. Tra l’altro il tema della sicurezza delle donne che usufruiscono del servizio è quanto mai sotto i riflettori dopo la denuncia di stupro da parte di una passeggera a Nuova Delhi, in India. A New York ad esempio, dove il 99% dei tassisti è uomo, c’è un servizio ad hoc che si chiama “SheRides” e che tramite app fa richiedere un taxi con al volante una donna. “Intendiamo investire in programmi a lungo termine destinati alle comunità locali in cui viviamo e lavoriamo” hanno detto il Ceo e la direttrice esecutiva di Un Women. Un progetto che fa parte dell’impegno a garantire una parità non solo di occupazione ma di retribuzione tra uomini e donne all’interno di Uber. “Non deve più esistere alcun gap nelle opportunità basato sul genere – ha continuato la general counsel Uber, Salle Yoo, durante la presentazione – e Uber vuole fare la differenza”.

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