Fondazione Marisa Bellisario

SHERYL SANDBERG: “A PROPOSITO DI DONNE”

di Ornella Del Guasto

Sheryl Sandberg, chief executive di Facebook, una delle donne più influenti del mondo, nel corso di un’intervista a International New York Times ha voluto intervenire in occasione dell’8 marzo sulla condizione della donna rammentando quanto ancora sia diffusa tra gli uomini la sottile preoccupazione che man mano le donne si affermano nel lavoro la loro posizione possa progressivamente arretrare. Invece, dice Sandberg, la realtà sta dimostrando come l’uguaglianza di genere giovi molto anche agli uomini che anzi se vogliono affermare i loro team di lavoro nelle economie dei rispettivi paesi devono cercare di cooptarvi più donne possibile. Lo dimostra la strepitosa crescita della compagnia Internet Alibaba il cui successo, come ricorda il fondatore Jack Ma, dipende in larga parte dal fatto che le donne costituiscono il 47% della forza lavoro e il 33% delle posizioni apicali. Un’analisi condotta da Standard & Poor’s su 1500 compagnie ha registrato che negli ultimi 15 anni, tanto più una compagnia ha perseguito innovazione e collocato donne nei posti di vertice tanto più ha conquistato valore di mercato. I team senza donne invece non hanno successo. Lo riconoscono pubblicamente i presidenti di Cisco e di Renault –Nissan Alliance secondo cui è impossibile competere nell’economia globale senza inserire donne executive.
Paradossalmente anche fuori del mondo del lavoro altre ricerche hanno indicato che le coppie sono più felici e sessualmente appagate se condividono su un piano di parità anche la gestione familiare. E tra l’altro occuparsi dei figli rende gli uomini più pazienti. Fortune investigando su 500 compagnie ha rilevato che tanto più i padri dedicano il tempo libero ai figli tanto più sono soddisfatti del lavoro, un “sentiment” che ha un impatto educativo e positivo sulle generazioni successive predisponendole a un maggiore successo nella scuola e più tardi nella carriera. Alcuni anni fa gli psicologi scoprirono che i più creativi architetti e designer americani erano stati allevati da madri leader nella loro comunità e nel lavoro mentre Google rilevò che persone che avevano un lavoro significativo e gratificante erano figli di padri e madri impegnati entrambi fortemente nel lavoro e che a loro volta erano pronti a trasmettere questa esperienza ai loro figli. Il 25% di crescita del Pnl USA dal 1970 è dipeso dall’entrata della donna nella forza lavoro e secondo le proiezioni economiche la partecipazione alla pari di uomini e donne nel mondo del lavoro oggi farebbe crescere il Pil in USA del 5%, del 9% in Giappone e del 34% in Egitto. Però per non rendere la parità di genere una chimera occorre dare alla donna la stesse opportunità che ha avuto l’altro sesso. Il tempo ha segnato 2 punti miliari dai primi del ‘900 che hanno agevolato il processo in avanti: il diritto di voto alle donne e il movimento e affermazione dei diritti civili. Oggi è tempo della terza fase: che uomini e donne combattano insieme per la parità.

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