Fondazione Marisa Bellisario

RIFORMA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA: COSA CAMBIA

di Pamela Paparoni

E’ entrata in vigore il 7 febbraio la riforma del diritto di famiglia contenuta nel decreto legislativo 154 firmato dal Capo della Stato a fine dicembre che riordina, cancella norme obsolete e sancisce concetti innovativi. Si tratta di una tappa fondamentale dopo il divorzio, la grande riforma del 1975 e la riforma delle adozioni, resasi necessaria dal mutamento della realtà, anche se molti principi contenuti nel nuovo diritto di famiglia sono già entrati nella prassi consolidata dei tribunali o imposta dalla normativa europea.
In particolare, le principali novità riguardano:

  • l’equiparazione tra i figli naturali e legittimi: tutti saranno sullo stesso piano e avranno gli stessi diritti, di conseguenza si elimina la facoltà di commutazione, in forza della quale i figli legittimi potevano escludere quelli naturali dall’eredità;
  •  ai genitori adesso viene riconosciuta la “responsabilità genitoriale”, anziché la “patria potestà”, in base alla quale i genitori sono titolari non solo di alcuni diritti verso i propri figli, ma anche di doveri, come ad esempio quello di occuparsi dei figli anche se maggiorenni, finché essi non abbiano raggiunto un’indipendenza economica;
  •  i nonni acquistano maggior importanza nell’ordinamento giuridico e adesso viene riconosciuto per legge il loro diritto a frequentare significativamente i nipoti, in caso contrario, possono ricorrere al giudice del comune di residenza del minore;
  • la possibilità per un minore di essere “ascoltato” dal giudice;
  •  l’obbligo del giudice a cercare tutti gli aiuti concreti possibili per far crescere i minori nelle loro famiglie, anche a fronte di gravi difficoltà economiche.

Sono state però già sollevate da alcuni delle critiche circa la scelta di inserire nel Codice il concetto di “residenza abituale del minore” che potrebbe creare problemi tra due genitori separati, favorendo, tendenzialmente, la madre, ma vedremo cosa accadrà nella concreta applicazione di queste nuove regole che rappresentano una grossa svolta per il diritto di famiglia.

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