QUOTE ROSA: GOLFO, A BARROSO 1500 FIRME PER DIRETTIVA REDING

Una lettera con 1500 firme e’ stata inviata al Presidente della Commissione Ue, Jose’ Manuel Barroso, per sostenere la proposta di Direttiva della Vice Presidente Viviane Reding di rendere obbligatoria la presenza femminile nei CdA delle societa’ quotate e pubbliche della UE.

Lo rende noto Lella Golfo, parlamentare Pdl Presidente della Fondazione Bellisario e che in Italia e’ stata la promotrice della legge sulle quote di genere che porta il suo nome. “Sin dalla sua presentazione – continua la parlamentare – avevo pubblicamente appoggiato Viviane Reding, anche con una Conferenza stampa congiunta a Bruxelles. Ma nelle scorse settimane lo stop imposto alla direttiva dal voto contrario di 5 su 9 commissarie donne mi ha indignata a tal punto da impegnarmi affinche’ quel sostegno diventasse un azione condivisa e corale”.

“Oltre 1100 firme raccolte con una petizione on line e le restanti vergate a mano di amiche della Fondazione Bellisario, manager, imprenditrici e professioniste di ogni parte d’Italia – afferma Golfo – sono la dimostrazione di quanto la mobilitazione femminile a favore delle quote sia sempre piu’ decisa e consapevole. Il 14 novembre la direttiva della Reding approda di nuovo in Commissione e auspico che non solo il Presidente Barroso ma tutti i membri della Commissione tengano in debito conto questa condivisione massiccia da parte delle cittadine europee, cosi’ come l’appoggio ufficiale espresso dal Ministro Fornero, del Presidente Monti e del Vicepresidente Tajani”.
“In Italia – aggiunge – la mia legge sulle quote ha gia’ portato la presenza delle donne al tetto mai raggiunto del 10% e la stessa Reding ha dimostrato come l’aumento registrato a livello europeo nel 2011 – l’1,9%, contro lo 0,5% dell’anno precedente e’ dovuto proprio ai Paesi che hanno introdotto nelle loro legislazioni le quote. Mi chiedo perche’ sui vincoli di bilancio l’Europa debba essere unita e sui temi di genere no? Attraverso questa direttiva, invece, garantiamo omogeneita’, chiarezza di obiettivi e risultati anche sul fronte della partecipazione femminile all economia, fondamentale per la crescita di ogni singolo Paese Ue e dell Europa intera”, conclude Golfo.

Fonte: AGI, Roma 12 Novembre 2012