di Ornella Del Guasto
Al momento di scegliere gli studi, una ragazza con la vocazione, ha tutto l’interesse ad optare per la libera carriera di medico. Ne sono convinte Marie Morisot, preside della facoltà di medicina dell’Università Paris-Dauphine e l’economista Anne-Laure Samson che hanno spiegato a Le Figaro: “se per l’uomo è ugualmente interessante scegliere medicina o una carriera di quadro superiore per la donna non così. Anzi, fatti i calcoli, la scelta della facoltà di medicina le garantisce ricavi di gran lunga superiori a una carriera nell’Amministrazione Pubblica o nell’imprenditoria. E questo nonostante gli studi in medicina siano più costosi e lunghi, 9-11 anni rispetto ai 5 anni della Grande école, e quindi cominci a lavorare e a guadagnare molto più tardi. I 48 anni però sono considerati il giro di boa di questa scelta perché è a questa età che la donna medico guadagnerà molto di più che se fosse un quadro di livello superiore. Infatti i suoi interessi non sono solo finanziari ma desidererà soprattutto poter disporre di se stessa e del proprio tempo. Una salariata è fortemente penalizzata a causa della maternità in termini di carriera e di conseguenza di rimunerazione, mentre la carriera di medico ha una flessibilità che le consente di dedicarsi agli impegni personali e familiari oltre a essere remunerata alla stessa stregua del collega uomo: 23 euro per un consulto più molti benefit. Nell’Amministrazione pubblica invece, in base alle proiezioni, i colleghi uomini che lavorano come le donne riescono a guadagnare il 41% in più di loro.
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