Ammontano a oltre 450 milioni di euro i fondi messi a disposizione di professioniste e imprese femminili. Le risorse potranno essere utilizzate per concedere finanziamenti bancari a tasso preferenziale. Dovranno essere finalizzati al sostegno d’investimenti, alla nascita di start-up o per immettere liquidità nelle aziende. A garantire quest’opportunità un protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese a prevalente partecipazione femminile e delle lavoratrici autonome. Lo strumento è stato lanciato dall’Abi, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello Sviluppo economico, d’intesa con le associazioni imprenditoriali di categoria maggiormente rappresentative delle imprese (Confindustria, Confapi, Rete imprese Italia, Alleanza delle cooperative italiane).
Il protocollo, firmato lo scorso 4 giugno, e oggi operativo, vede a oggi 10 banche aderenti all’iniziativa e un relativo plafond stanziato di 458 milioni di euro. Ciascuna delle banche aderenti metterà a disposizione delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome uno specifico plafond finanziario, destinato alla concessione di finanziamenti, a condizioni competitive, lungo le seguenti tre linee direttrici.
“Investiamo nelle donne” – finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione;
“Donne in start-up” – finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese a prevalente partecipazione femminile ovvero l’avvio della libera professione;
“Donne in ripresa” – finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle Pmi e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.
Tali finanziamenti potranno beneficiare della garanzia della Sezione speciale del Fondo di garanzia per le Pmi in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile o delle eventuali garanzie, pubblico o private, che le banche riterranno utile acquisire.
Le imprese femminili interessate non devono far altro che recarsi presso uno sportello di una delle banche aderenti e richiedere i finanziamenti previsti dal protocollo d’intesa.
La documentazione relativa al protocollo è disponibile sul sito internet dell’Abi, www.abi.it, così come l’elenco delle banche convenzionate, tuttora comunque aperto a nuove adesioni.
Con la sottoscrizione del Protocollo, le parti si sono inoltre impegnate a costituire un Osservatorio con l’obiettivo di monitorare i risultati conseguiti e valutare eventuali esigenze di modifica o integrazione del Protocollo ai fini del miglioramento delle relazioni tra imprese bancarie, imprese femminili e lavoratrici autonome.
MA
7 commenti su “OPERATIVO IL PROTOCOLLO ABI PER IMPRESE E LIBERE PROFESSIONISTE”
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