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MEDIOBANCA: SI PENSA A UNA DONNA VICEPRESIDENTE

«Sono i migliori risultati dal 2008», ha dichiarato ieri l’AD di Mediobanca, Alberto Nagel, nella conference call con gli analisti sul bilancio chiuso al 30 giugno. L’istituto ha realizzato un utile netto di 465 milioni contro perdite per 176 dell’esercizio precedente e torna così a distribuire il dividendo. Dati positivi accolti in Piazza Affari con un rialzo del titolo del 2,71%.
Nel frattempo si lavora sulla governance. Il 29 settembre si riunirà il patto in vista dell’assemblea del 28 ottobre che rinnoverà il Consigli di Amministrazione. Secondo fonti si va verso un board a 18 componenti (rispetto ai 20 attuali) con l’ipotesi che uno dei due Vicepresidenti sia una donna: accanto a Tronchetti Provera, che dovrebbe essere confermato su proposta anche di Vincent Bolloré, potrebbe essere nominata su indicazione di Unicredit Elisabetta Magistretti al posto di Dieter Rampl. Per il prossimo triennio i manager nel board resteranno cinque: con Renato Pagliaro alla presidenza e Nagel amministratore delegato dovrebbe essere confermato il direttore generale Francesco Saverio Vinci. Per gli altri due posti sarà seguita la logica di inserire a rotazione esponenti dei business più rappresentativi della banca e uno dei nuovi ingressi potrebbe essere il capo delle risorse umane Alexandra Young. Attualmente le donne in CdA (con Magistretti) sono Anne-Marie Idrac e Vanessa Labérenne, ma il rinnovo per prossimo ottobre ricade sotto la Legge Golfo e pertanto dovrà garantire una quota del 20% di donne, pari a 4.
MA

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