Fondazione Marisa Bellisario

LE AFGANE ESCLUSE DAI NEGOZIATI DI PACE CON I TALEBANI

Di Ornella Del Guasto
Un rapporto dell’agenzia internazionale Oxfam, intitolato “Dietro le porte chiuse”, ha raccolto le proteste dell’élite femminile afgana che, come scrive International New York Times, lamenta come le donne siano sistematicamente escluse dai colloqui di pace con i talebani. Per questo, concretamente temono che i dirigenti governativi possano raggiungere un accordo con gli ultraconservatori religiosi che cancelli le conquiste che sono riuscite a realizzare fino ad oggi: “siamo sempre più preoccupate che i nostri politici siano disposti a barattare i diritti delle donne con la pace”. Infatti nell’High Peace Council, creato per i colloqui, siedono 11 talebani storici che hanno preteso la loro ’esclusione dai lavori. Non è possibile dimenticare che durante il Governo talebano, dal 1996 alla fine del 2001 quasi tutti i diritti delle donne furono revocati: non potevano lavorare, non potevano studiare e non potevano uscire di casa se non accompagnate dal marito o da un parente maschio stretto.
“La comunità internazionale ha usato il rispetto dei diritti femminili per giustificare la sua presenza in Afghanistan – rammenta John Watt direttore di Oxfam per il Paese – una presenza che ha provocato molti progressi e per realizzarli ha investito oltre 2 miliardi di dollari in aiuti. Sarebbe quindi una tragedia se la situazione dovesse ribaltarsi e i donatori andarsene. Il mondo non mancherebbe di presentare agli afgani il conto per le mancate promesse fatte alle donne”.
Lo ribadisce Linda Nadery, membro della Rete delle donne afgane, che è la più vasta coalizione femminile del paese e che esercita ripetute insistenze per partecipare ai colloqui di pace ma il Governo sta cercando di glissare: “gli argomenti delle donne sono importanti ma al momento non sono una top priorità”. Non è d’accordo Monica Kummings, portavoce dell’Ambasciata americana a Kabul che il 24 novembre ha dichiarato: “non è questa la posizione della politica americana. Ai talebani abbiamo detto chiaramente che i diritti delle donne sono la top priorità USA e che quindi nei colloqui innanzitutto deve essere inclusa la protezione delle donne e delle minoranze. Su questo argomento la politica americana non è cambiata”.
Il rapporto Oxfam ha espresso speranza che il nuovo presidente Ashraf Ghani tenga conto di questa affermazioni dopo aver assicurato più volte di voler portare nel suo governo molte donne. Ma fino ad oggi non ha fatto ancora alcun passo concreto nella formazione del Gabinetto.

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