Fondazione Marisa Bellisario

HILLARY: UNA SQUADRA AL FEMMINILE PER ESPUGNARE LA CASA BIANCA

Parte bene Hillary, consapevole che dalle donne dipenderà in gran parte la realizzazione del suo obiettivo. Nei giorni in cui la sfida elettorale è stata appena lanciata, prende sempre più corpo anche la macchina organizzativa e le prime mosse non lasciano spazi a dubbi: la rivoluzione al femminile di Hillary è già iniziata. L’ex First Lady, ormai ufficialmente in campagna elettorale per superare lo scoglio delle primarie all’interno del partito democratico e lanciarsi nella corsa per la Casa Bianca, ha infatti deciso di metter su un think-tank per metà al femminile, una task-force per le primarie in rosa.
Tra i tre super consiglieri nominati ufficialmente alla guida del suo ufficio politico elettorale, due sono donne: Maya Harris, esperta di diritti umani e già tra le menti più ascoltate del Center for American Progress e Ann O’Leary, responsabile dell’ufficio legislativo della Clinton al Senato e nota per la sua preparazione in materia di diritti dei minori. Ancor più spazio nel settore nevralgico della comunicazione. Jennifer Palmieri, fino a poco tempo fa a capo della comunicazione della Casa Bianca, ha assunto lo stesso incarico per ‘Hillary 2016′. Il vice sarà la già giornalista del canale MSNBC Karen Finney, assieme a Kristina Shake in passato primo consigliere alla Casa Bianca di Michelle Obama. E molte donne sono anche tra le responsabili della comunicazione scelte nei diversi Stati. Il coordinamento e la progettazione della piattaforma digitale della campagna è stato affidato a Stephanie Hannon, già nome di punta di Google.
Neera Tanden, di famiglia indiana, presidente del Center of American Progress, al di là degli incarichi ufficiali che riceverà, sarà comunque una tra le più ascoltate. Da tempo ottima confidente di Hillary, assieme alla figlia della stessa First Lady Chelsea, fa parte di quello che è stato ribattezzato il ‘cerchio magico’ dei Clinton. Accanto a lei anche Huma Abedin, considerata dalla Clinton una seconda figlia e già al suo fianco ai tempi dell’incarico come Segretario di Stato. Assieme a loro Stephany Schriock, presidente di Emily’s List, l’organizzazione da sempre in prima linea per promuovere la presenza delle donne in politica, ma anche amiche di sempre come Melanne Verveer, con Hillary sin dai tempi della Casa Bianca. E poi Minyion Moore, già in prima linea nelle Primarie del 2008, o la vecchia conoscenza Maggie Williams e Capricia Marshall, capo ufficio a Foggie Bottom quando Hillary era segretario di Stato, fino a Tina Flournay, presidente dell’associazione americana degli insegnanti.
Tutte scelte dettate dal cuore – certo – ma anche e soprattutto da una lucida strategia elettorale in cui niente sarà lasciato al caso. Nelle presidenziali 2012, infatti, il maggior numero di votanti sono stati donne (con una quota superiore al 53%), senza contare che tra le ragazze tra i 18 e i 29 anni, quelle della generazione ‘Millenial’, Hillary Clinton è super favorita. In un recente sondaggio della Survey Monkey, su un campione di oltre mille intervistate, tra di loro la Clinton ha raccolto oltre il 70% dei consensi, per poi scendere a 54% generale fra le elettrici di tutte le età. E gli esperti di statistica hanno già acceso i fari sul fattore ‘D’.

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