Fondazione Marisa Bellisario

DONNE AL COMANDO

Due giorni fa la notizia che sarà una donna, Jane Campion, a presiedere la giuria del Festival di Cannes mentre oggi il Presidente della Fondazione il Campiello e di Confindustria Veneto annuncia che sarà Monica Guerritore la Presidente della Giuria dei Letterati della prossima edizione del Premio Campiello.

Neozelandese la prima, regista vincitrice della Palma d’Oro con Le Lezioni di piano, italianissima protagonista teatrale la seconda, sembra quasi che i Premi, letterari e cinematografici, vogliano dare un segnale di maggiore attenzione alle donne. D’altronde, proprio il Festival di Cannes l’anno scorso era stato accusato di maschilismo per la presenza di una sola donna in concorso. Al contrario, il Campiello, nonostante giurie sempre in gran parte al maschile e donne sempre in minoranza nella cinquina di finalisti, ha premiato molte scrittrici che hanno poi dimostrato nelle librerie la loro stoffa (da Michela Murgia a Mariolina Venezia). peso

Certamente, sono due nomine che fanno riflettere: più che un occhiolino strizzato alla componente femminile, forse si tratta piuttosto di una scelta obbligata. Il mondo del cinema come quello dell’editoria è sempre più popolato da artiste di calibro e non dar loro il giusto peso va sempre più a detrimento della rappresentatività di Festival e Premi importanti. Senza contare che le lettrici così come le spettatrici sono sempre in maggioranza donne e che le storie raccontate, al cinema come sui libri, sono spesso e volentieri al femminile. Ben venga quindi una cultura che sia specchio di una società moderna, dove le donne hanno acquisito un ruolo di assoluta centralità: non più gregarie dietro le quinte ma consapevoli leader a tutti gli effetti. Un segno dei tempi che lascia ben sperare se è vero, come è vero, che dalla cultura passano le “rivoluzioni”,  non solo sociali e di costume ma anche economiche e strutturali.

MA

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