di Ornella Del Guasto
Il possibile accordo sul programma nucleare iraniano ha prodotto in Iran un primo importante effetto, scrive International New York Times: Teheran ha annunciato che alle donne sarà consentito di assistere ai maggiori eventi sportivi. E’ stata così cancellata una norma che proibiva loro di entrare negli stadi per assistere alle partite e alle gare degli uomini sia pur sedendo in una speciale sezione. La regola era stata duramente attaccata dalle federazioni sportive internazi0nali,dai gruppi dei diritti umani e soprattutto dalle iraniane. Il Ministero degli Affari della Gioventù e dello Sport ha precisato però che le donne potranno assistere agli avvenimenti sportivi ma non a quelli strettamente “maschili” come le gare di nuoto e il wrestling dove gli atleti sono seminudi. L’ammorbidimento sulla posizione sportiva è una vittoria del presidente Hassan Rohuhani che, contro l’establishment religioso, sta cercando di dare più libertà agli iraniani e di modernizzare la società. La notizia è stata diffusa il giorno dopo che Teheran ha raggiunto l’intesa con gli USA e le 5 potenze mondiali sul possibile imminente accordo riguardante il programma nucleare iraniano.
La religione sciita, propria dell’Iran, tende a separare nella vita sociale gli uomini dalle donne ma al contrario dell’Arabia Saudita dove i due sessi sono praticamente segregati, il suo approccio al problema è più pragmatico: sui bus e sui tram le donne possono sedere in scomparti speciali anche se non è permesso loro di condividere i taxi con l’altro sesso. Molte di queste misure non sono codificate in leggi ma sono decisioni prese dal Consiglio di Sicurezza Nazionale in accordo con le autorità religiose. L’Iran è uno dei pochi paesi al mondo che impedisce alle donne di giocare a football (uno sport immensamente popolare nel paese) e a Volley, suscitando le ire degli attivisti dei diritti delle donne che pretendono eguale trattamento. Un’attivista Ghoncheh Ghavami di recente è stata arrestata per aver assistito a una partita di calcio e condannata a un anno di prigione. Poi è stata rilasciata dopo 5 mesi di detenzione. Teheran ammette che le pressioni internazionali hanno giocato un indubbio ruolo nella decisione di ammorbidire la politica sportiva.
9 commenti su “L’IRAN CAMBIA: SARÀ PERMESSO ALLE DONNE DI ASSISTERE AGLI EVENTI SPORTIVI”
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