Fondazione Marisa Bellisario

LA MAGICA STAGIONE DELLE ATLETE AZZURRE

Ultimo in ordine di tempo, il tennis ma ci sono anche ginnastica ritmica, ciclismo, nuoto e pallanuoto, scherma e vela. Mai come oggi lo sport italiano si tinge di rosa.
Roberta Vinci e Flavia Pennetta che fanno sognare l’Italia a New York, mettendo a segno il traguardo più alto di sempre; Federica Pellegrini che si conferma nel nuoto con Tania Cagnotto dal trampolino ai Mondiali di Kazan; Elisa Longo Borghini che trionfa alla Route de France. Giulia Conti e Francesca Clapcich che in sei mesi vincono un bronzo mondiale, un oro europeo e un argento al test event olimpico e saranno protagoniste nella vela alle Olimpiadi di Rio 2016 dove la speranza è più che mai donna.
Lea Pericoli, Novella Calligaris, Sara Simeoni, Debora Compagnoni, Josefa Idem e Fiona May, sporadiche e meravigliose eccezioni che hanno tenuto alta la bandiera dello sport femminile italiano nel secolo scorso, hanno trovato più che degne eredi in nuove generazioni di ragazze nate in un Paese dove, finalmente, le pari opportunità sono entrate anche nello sport. Aperta la porta, loro, le “ragazze vincenti” l’hanno spalancata, dimostrando una grinta e determinazione da far invidia al pianeta maschile.
Dopo le medaglie nella scherma di Dorina Vaccaroni e Giovanna Trillini, ecco che nel nuovo millennio Valentina Vezzali, Margherita Granbassi, Elisa di Francisca e Arianna Errigo, tra le altre, hanno tenuto alta la bandiera. E quest’estate ai Mondiali di Mosca è arrivato l’oro nel fioretto a squadre con Di Francisca, Errigo, Batini e Vezzali oltre a quello individuale di Rossella Fiammingo nella spada.
Poche settimane dopo ed ecco che nelle acque di Kazan, Mondiali di nuoto, l’intramontabile Federica Pellegrini conquista la sesta medaglia mondiale consecutiva, il trionfo che la eleva nell’Olimpo delle più grandi atleti di sempre.
Nelle stesse acque Tania Cagnotto si prende l’oro da 1 metro e il bronzo dal trampolino 3 metri. Poi, per gradire, anche il bronzo da 3 metri nel sincro misto. E sempre nel sincronizzato, ma nel nuoto, vanno sul podio Manuela Flamini e Mariangela Perrupato in coppia con Giorgio Minisini. Infine, il fantastico bronzo del Setterosa nella pallanuoto. A conferma che donna a Kazan non è solo la compagna del bravissimo nuotatore che sul podio le chiede di diventare sua moglie.
È di domenica scorsa l’oro di Marta Pagnini, Sofia Lodi, Alessia Maurelli, Camilla Patriarca e Andrea Stefanescu ai Mondiali di Stoccarda di ginnastica ritmica, già qualificate per le prossime Olimpiadi, con una splendida prestazione sulle note di All Or Nothing di Brand x Music. Giovanissima, a soli 23 anni l’ossolana Elisa Longo Borghini dopo aver dominato il Giro delle Fiandre in primavera ha vinto in estate la Route de France, la più importante corsa ciclistica a tappe della stagione.
Un palmares di cui andare fieri, tutto al femminile.

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