Fondazione Marisa Bellisario

IL CROWDFUNDING PER LE DONNE

di Antonella Bompensa

Lanciato a marzo 2013, Chime For Change, la campagna a sostegno delle donne di tutto il mondo della Maison Gucci è un mirabile esempio di come uno strumento moderno, di matrice finanziaria e sociale, globale e virale possa essere messo a supporto del mondo delle donne.
Chime For Change è un programma di lancio e realizzazione d’iniziative a supporto della dignità umana, gestito in partnership dai social network e dalle piattaforme di crowdfunding. Facebook e il profilo Twitter veicolano il traffico sulla piattaforma Catapult. Catapult, sito di crowdfunding, consente la consultazione dei progetti promossi dal Founding Commitee (Beyoncé, Frida Giannini, Salma Hayek) e dall’Advisory Board. Tra i sostenitori anche Julia Roberts e la cantante Alicia Keys, ma anche uomini, come l’attore James Franco e i musicisti Simon Le Bon e John Legend.
Su Catapult sono inseriti numerosi progetti concreti volti a promuovere la dignità femminile e lanciate da 50 organizzazioni in 38 paesi. Attraverso Catapult è possibile consultare le schede contenenti le informazioni dettagliate di ciascuna iniziativa (promotore, beneficiario, budget) e decidere l’investimento. Catapult è gestore dei fondi raccolti e si preoccupa di garantire la trasparenza e la devoluzione diretta ai responsabili del progetto senza intermediazioni. Il benefattore viene informato sugli stati di avanzamento del progetto con una sistema di mailing costante.
Su cosa s’investe: progetti di miglioramento della vita di bambine, ragazze e donne in tutto il mondo. I temi fondanti sono l’istruzione, la salute e la giustizia. “Il 60% dei bambini non scolarizzati sono di sesso femminile e la formazione. Fornire una opportunità alle bambine significa produrre opportunità non solo per loro stesse ma anche per la comunità nella quale vivono”, si legge sul sito www.chimeforchange.com. E ancora: “ogni giorno 800 donne perdono la vita durante la gravidanza e il parto, ma l’80% può essere prevenuto e curato”. Infine: “solo il 21% dei posti in parlamento, a livello globale, è riservato alle donne”.
A novembre 2013 il programma aveva raccolto 4,4 milioni di dollari (3,25 milioni di euro) per finanziare oltre 260 progetti in 81 Paesi, attraverso 87 partner no-profit. Il progetto tocca ovviamente iniziative a livello globale, ma molti progetti hanno riguardato anche l’Italia.

Ad esempio, questo progetto ha finanziato la Fondazione Francesca Rava per il progetto Ninna Ho: è il primo progetto nazionale a tutela dell’infanzia abbandonata che informa le madri in difficoltà sulla possibilità di partorire in anonimato; creata una rete di culle salvavita presso un network di ospedali dislocati in tutta Italia: Roma, Milano, Varese, Napoli, Firenze, Parma e Padova. Le statistiche dicono che ogni anno vengono abbandonati circa 3000 bambini in Italia e il fenomeno è in aumento. Normalmente l’abbandono può essere l’anticamera di un infanticidio. Il progetto della Fondazione Rava ha l’obiettivo di informazione le madri in difficoltà sull’attuale normativa e sulla segretezza del parto e sulla tutela della donna e del bambino.

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