Di Ornella Del Guasto
Giravano tanti nomi, scrive Les Echos, ma come suo stile Francois Hollande ha spiazzato tutti e mercoledì ha nominato Myriam El Khomry ministro del Lavoro, dell’Impiego, della Formazione professionale e del Dialogo sociale. Una giovane donna di 37 anni, sconosciuta al grande pubblico che avrà il difficile compito di mettere il freno alla disoccupazione e negoziare riforme sensibili tra cui il nuovo Codice del Lavoro. Myriam, nata nel 1978 a Rabat da madre bretone e padre marocchino, è relativamente novizia in politica. Ha cominciato la sua carriera 7 anni fa e non è mai stata eletta a livello nazionale. Infatti fino ad oggi la sua carriera si è svolta nella municipalità di Parigi e per diventare Ministro lascia la carica di Sottosegretario alla Città, dove secondo l’Eliseo si è distinta per dinamismo, pugnacità e pragmatismo. L’opposizione non ha preso bene la sua nomina: “il Lavoro è uno dei Ministeri in crisi. Ci voleva una personalità solida, politica ed esperta della macchina governativa e dell’apparato dello Stato”. È una persona estremamente competente, il suo lavoro è di indiscussa qualità e certamente riuscirà nel suo compito”, ha replicato l’Eliseo.
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