Fondazione Marisa Bellisario

GLOBAL GENDER GAP REPORT 2017: IL DIVARIO DI GENERE SI ALLARGA IN TUTTO IL MONDO

A livello globale, il divario di genere è al 68% e si è comunque allargato. A rivelarlo è la classifica annuale con cui il World Economic Forum misura ogni anno il divario di genere in base a quattro dimensioni: partecipazione economica e opportunità, istruzione, salute e  sopravvivenza, empowerment politico. Dei 142 Paesi coperti dall’indice anche l’anno scorso, 82 hanno aumentato il loro punteggio complessivo  rispetto allo scorso anno, mentre 60 hanno visto diminuire. Con questi ritmi, a detta del Wef, ci vorranno 100 anni per colmarlo (87 per l’Europa Occidentale) rispetto agli 83 stimati lo scorso anno. Eppure, segnala il Wef, se si colmasse la parità di genere il Pil del mondo aumenterebbe di 5,3 miliardi di dollari.

Venendo in casa nostra, l’Italia continua ad arretrate, su tanti, troppo fronti e in un anno perde ben 22 posizioni nel Global Gender Gap Report 2017. Siamo all’82esimo posto su 144 Paesi, mentre Francia e Germania si piazzano all’11esima e 12esima posizione, la Gran Bretagna alla 15esima (l’anno scorso era alla 20esima). Un arretramento che non accenna ad arrestarsi dal 2006, anno di creazione dell’indice, quando eravamo al 77esimo posto. Significa che la discrepanza di opportunità tra i due sessi nel nostro Paese non accenna a diminuire mentre gli altri hanno iniziato a correre verso la parità e a guadagnare in competitività. A guidare la classifica si conferma l’Islanda, seguita dai soliti Paesi scandinavi, da Nicaragua e la Slovenia. Perdono posizioni anche gli USA, al 49esimo posto, mentre Cina, India e Giappone si collocano rispettivamente al 100esimo, 108esimo e 114esimo posto.

Nel nostro Paese, i dati più allarmanti sono sul fronte della partecipazione economica (118esimo posto, nel 2006 era 87esimo). Siamo al 126 esimo posto per gap salariale e al 103esimo per salari femminili tout court: a detta del Wef, il 61,5% delle lavoratrici italiane non vengono pagate per niente o non adeguatamente, contro il 22,9% degli uomini. Non va meglio sul fronte delle partecipazione al lavoro (89esimo posto). L’indice in cui siamo messi meglio è quello del potere politico (49esimo posto) che prende in esame la percentuale di donne in parlamento e nei ministeri seguito dall’istruzione che ci vede al 60esimo posto.

Il rapporto è comunque una miniera di dati interessanti e ci torneremo. Una curiosità a livello globale è l’analisi della presenza di donne nei vari settori dell’industria, alla base come ai vertici. E, a quanto pare, tutto il mondo è Paese. Le donne, infatti, sono in maggioranza nei settori dell’health care, dell’istruzione e del no profit mentre il dato maggiore sul fronte dei vertici viene dal no profit (48%). Agli ultimi posti, finanza e IT. Siamo in fondo alla classifica ma i nodi da sciogliere ci accomunano con il resto del mondo. Noi, però, dobbiamo remare a doppia velocità per recuperare il ritardo.

5 commenti su “GLOBAL GENDER GAP REPORT 2017: IL DIVARIO DI GENERE SI ALLARGA IN TUTTO IL MONDO”

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