Un cambio di rotta, una svolta storica per rilanciare un’istituzione britannica che negli ultimi tempi ha visto la propria immagine appannarsi a colpi di scandali. La svolta di chiama Rona Fairhead e sarà la prima presidente donna nella storia della Bbc. 53 anni, sposata e con tre figli, top manager di grande esperienza, è la candidata scelta dal Governo per compiere il miracolo di riabilitare l’emittente dopo le polemiche sui casi di pedofilia che hanno sfiorato personaggi tv come Jimmy Savile e quelle sui super stipendi del top management. «Sono onorata di avere l’opportunità di essere presidente del Bbc Trust», ha dichiarato Fairhead.
Quella che attende Fairhead è sicuramente una poltrona che ‘scotta’. Nella lunga e difficile scelta del candidato, diversi personaggi molto noti – fra cui Lord Coe, che ha guidato il comitato organizzatore delle Olimpiadi di Londra 2012 – si sono tirati indietro. Il governo ha quindi puntato su una figura forte che avesse esperienza in tutti i settori, incluso quello politico. «Sono sicuro che sotto la leadership di Rona Fairhead la Bbc continuerà ad avere un ruolo centrale nell’informare, educare, e intrattenere la nazione», ha dichiarato il ministro della Cultura, Sajid Javid.
Lei, Rona Fairhead, non ha paura di confrontarsi con una sfida complessa. Anche perché non è la prima che affronta. Una vita passata a capitanare moloch dell’editoria e della finanza, questa cinquantatreenne davvero di ferro ha anche combattuto (e sconfitto) un cancro al seno. Per anni nella City di Londra, è stata considerata l’erede naturale di un’altra Lady di ferro dell’editoria, lo storico ceo di Pearson (il gruppo cui fa capo il Financial Times) Dame Marjorie Scardino.
Laureata a Cambridge in Legge, Mba all’Harvard Business School, la Fairhead arrivò nel 2001 come Deputy finance Director, per prendere poi le redini della finanza del gruppo come Chief financial officer un anno dopo. Poi, l’approdo all’ufficio di Chief executive del Financial Times Group dove è stata dal 2006 allo scorso anno. Prima si era già fatta le ossa in Morgan Stanley, Bain&Co., British Aerospace, Bombardier/Shorts Aerospace e Ici.
Ha insomma un cursus honorum che le consente di non temere la responsabilità del timone della storica BBC, un simbolo internazionale di informazione e televisione di qualità che nelle ultime stagioni ha perso ò un po’ del suo smalto per colpa di piccoli e grandi scandali che l’hanno sfiorata. In fondo, Rona ha già affrontato anni fa un’altra grande scommessa: quella di rilanciare un giornale di carta, il Financial Times, insidiato dalle nuove tecnologie. La sua ricetta è stata efficace, e il quotidiano finanziario su carta color salmone ha ripreso fiato dopo esser passato per le secche della crisi. Quale ricetta? “Vendere idee intelligenti e pensiero innovativo”, mi aveva spiegato con voce ferma ma rilassata.
Il suo stile: tailleur talvolta vezzosi e per nulla in stile power dressing. Aggiungendo poi: “Ma servono anche analisi accurate e scrittura di talento, perché la qualità del nostro giornalismo è sacrosanta”. Qualità non vuol dire però fermarsi: “Servono innovazione, creatività e diversificazione: dobbiamo studiare formule di partnership publishing, aprire nuove opzioni anche ai nostri inserzionisti, pensare alle opportunità delle conferenze su misura, per esempio”. E, ancora, customize the contents, tagliare i contenuti su misura. Di più, come fossero un abito uscito dalle sartorie di Savile Row. Ovvero? “Cercare di capire meglio i lettori e studiare pacchetti (di informazioni o servizi, ndr) per gruppi di lettori”. Sempre lei ha guidato l’FT alla conquista delle nuove frontiere digitali. Perché per Miss Fairhead l’attuale generazione è quella degli immigrant of the digital world, gli emigranti del mondo digitale.
MA
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