Fondazione Marisa Bellisario

AL NUOVO ANNO

Di Valeria Ferrero e Valeria Gangemi
È nelle crisi che si esaltano i caratteri e che viene alla luce chi siamo veramente. È nella crisi che i paesi e la società reale fanno emergere paure, timori o l’esatto opposto. Naturalmente se la Classe Politica inadeguata e la mancanza di una democrazia consapevole ci si trova di fronte allo spettacolo di oggi. Siamo pervasi da un cinismo autoreferenziale esasperato ed esasperante, da una mancanza di umanità e di valori. Un egoismo asfissiante che fa ripiegare su se stessi paesi europei in un’Europa che continua a evidenziare una mancanza di identità che è alla base di qualsiasi mutazione e che non riesce ad apportare un reale cambiamento
L’Italia, patria del Rinascimento e tra i padri fondatori dell’Europa, è travolta dal particolarismo e dalla politica di pancia della Lega e nel Movimento 5 Stelle. Ma loro non sono che lo specchio e la reazione a una politica per troppo tempo chiusa e orientata all’affare piuttosto che alla costruzione innovativa di una nuova società. L’Italia rimane divisa tra Nord e Sud. Un Paese che non si fonda sul merito e non riconosce il diritto alla felicità si sta perdendo in un vuoto che rende le generazioni presenti e future focalizzate alla sopravvivenza di un mondo inquinato. Non meglio la Francia, patria dell’Illuminismo, altrettanto persa oggi in particolarismi e derive individualiste.
Si deve riprendere il concetto dell’empatia, capace di trasformare le relazioni tra le persone per orientarle a rendere il mondo migliore. “Alla base del progresso dell’umanità c’è stata soprattutto la capacità degli uomini a comunicare e a cooperare, nel corso dei millenni l’umanità è cresciuta in empatia. Sarà la sovrabbondanza di empatia a salvare il mondo, la sua mancanza a perderlo” (L’Alpha e il Beta, Carlo Benetti).

Il Papa ci richiama tutti al tema della Misericordia. Chiamiamola Misericordia, chiamiamola Empatia, chiamiamola Umanità, Sensibilità o Rispetto. Sono tutte sfumature di un valore che dobbiamo ritrovare ed esaltare. Non può essere solo la logica economica e razionale al ribasso a guidare le nostre singole scelte nè tanto meno quelle collettive. Le condizioni di oggi sono radicalmente cambiate. A problemi globali si danno risposte nazionali, parziali, per definizione inefficaci. “È come essere in auto da otto anni con un navigatore che continua a ripetere che sta ricalcolando il percorso” dice l’economista Bernardo Bortolotti.
È tempo di una Rivoluzione. È necessaria e deve essere Rosa. Un colore che non è solo un colore di genere ma un equilibrio tra mente e cuore. I comportamenti devono seguire logiche che solo apparentemente sono irrazionali. In questo le Donne e gli Uomini di buona volontà devono avere il coraggio, ogni giorno, di combattere per idee che mettono al centro la persona e non il profitto. L’Europa deve recuperare le radici di una sua identità e non fuggire dalla Cristiniatà, anche se laica. Un’identità che deve puntare a un nuovo e sostenibile modello di sviluppo e risolvere lo sgretolamento sociale e le difficoltà di società sconnesse di cui l’economia è solo una delle manifestazioni. La qualità delle relazioni, la fiducia, la lealtà, la forza di rifiutare il compromesso devono fare premio sui budget.
L’empatia e la volontà di sradicare paradigmi consolidati devono diventare obiezione al sistema e alle logiche dominanti.

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