L’ambasciata dell’Arabia Saudita a Roma ha diffuso un comunicato per annunciare la nomina di Somayya Jabarti a direttore di ‘Saudi Gazzette’, uno dei due principali quotidiani pubblicati in lingua inglese nell’ultraconservatore regno del Golfo, nato a Gedda dal ‘76 e con una tiratura di 50mila copie al giorno. “Una breccia è stata aperta, speriamo diventi una porta”, ha commentato la diretta interessata, la prima giornalista donna divenuta direttore di una testata in Arabia Saudita.
La notizia della sua nomina era stata data ufficialmente domenica dal direttore uscente, Khaled Al Maeena, che in un articolo pubblicato sullo stesso giornale aveva scritto che ”non è una questione di genere, ma di merito” e che Jabarti ”si è guadagnata questa opportunità. È determinata e votata alla causa, sono sicuro che con lei la Saudi Gazzette vincerà la sfida dell’era digitale”.
“Il ruolo di una sola donna avrà ripercussioni su tutte le donne saudite», ha detto Jaabari, parlando della sua designazione senza precedenti in un’intervista all’emittente di Dubai Al-Arabiya. “Il successo – ha tuttavia ammesso – non sarà completo fintanto che non si vedranno altre giornaliste saudite assumere posizioni decisionali nei media”. Nell’intervista, il neodirettore rivela che in redazione sono solo tre gli uomini. “Non perché io scelgo solo donne. Ma perché ci sono più donne interessate a essere vere giornaliste”.
La notizia ha raccolto elogi sui social media: la nomina di Jabarti è stata vista come una svolta per l’Arabia Saudita dove le donne, lei compresa, non possono guidare l’auto o muoversi liberamente. ”Si tratta di un fatto completamente nuovo per l’Arabia Saudita”, ha detto il giornalista saudita Essam Al Ghalib alla Cnn. “Lei è molto qualificata ed è giunto il momento. Ma dovremo aspettare per vedere come la gente reagirà – ha aggiunto – La sfida più grande che può affrontare è stata comunque accettata dal circolo maschilista dei giornalisti”. Anche la stessa Jabarti ha ammesso alla Cnn che quello del giornalismo saudita “è un campo dominato dagli uomini, come molti media in tutto il mondo. Ci saranno sfide, ma non vi è motivo per essere affrante. Questo è solo il punto di partenza”.
Jabarti ha iniziato la sua carriera nel 2003 come giornalista e traduttrice per Arab News, allora guidato da Al Maeena, per arrivare poi a essere vice direttore del quotidiano nel 2011. Sempre con Al Maeena è poi entrata alla Saudi Gazette, che vanta una tiratura di circa 47mila copie, secondo dati di settembre. Nel 2011 , il giorno della festa della donna, la stessa Jabarti scrisse un articolo per Channel 4 in cui immaginava un futuro di libertà per le donne nel suo paese. Ma in Arabia Saudita, a dispetto di qualche episodica apertura recente, resta in vigore una severa applicazione della legge islamica che impone forti limitazioni alle donne.
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