Fondazione Marisa Bellisario

PUBBLICATO L’ELENCO DELLE BIG PUBBLICHE IN SCADENZA

Come promesso – e come previsto dalla circolare emessa a giugno – il Dipartimento del Tesoro ha pubblicato all’indirizzo http://www.mef.gov.it/ministero/societa-partecipate.html l’elenco delle società partecipate con organi sociali in scadenza nel 2014.
A dover rinnovare entrambi gli organi – CdA e collegio sindacale – ci sono Arcus, ENI, Consap, Istituto Luce – Cinecittà, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, STMicroelectronics Holding. Solo Consiglio di Amministrazione in scadenza per ENAV, ENEL, Finmeccanica, Italia Lavoro, Poste Italiane, Rete Autostrade Mediterranee, Sogesid e Studiare Sviluppo. A dover rinnovare solamente il Collegio sindacale, invece, ci sono l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Coni Servizi, Gestore dei Servizi Energetici- GSE, SO.G.I.N. – Società Gestione Impianti nucleari e SOSE Soluzioni per il Sistema Economico. In tutto 14 società rinnoveranno i CdA e 10 i collegi sindacali.
C’è poi la parte più corposa, in termini numerici, ovvero quella relativa alle partecipate di secondo livello, con 35 consigli e 50 collegi sindacali, tracui Enav, Poligrafico, Fintecna, Mistral Air, Italia Turismo, Fondo Strategico e 13 società del gruppo Fs. In tutto è sono state stimate 600 poltrone totali da attribuire.

Sarà l’Eni ad aprire il valzer delle poltrone con l’assemblea degli azionisti dell’8 maggio (liste da presentare, come per tutte le altre quotate almeno 25 giorni prima dell’assemblea, quindi entro il 13 aprile. seguiranno le assemblee Terna il 14 maggio, l’Enel il 22 maggio, Finmeccanica tra il 19 e il 30 maggio.
Partendo dalle big, controllate di primo livello dal Ministero, siamo andate a vedere la situazione attuale di CdA e Collegi sindacali per capire quante nuove donne vi faranno ingresso entro l’anno.
Arcus ha attualmente un CdA con amministratore unico, uomo, e un collegio sindacale di tre membri, due uomini e una donna. ENI ha un CdA con 9 membri e un collegio di 5 sindaci, entrambi e totalmente al maschile: quindi un minimo di 3 donne dovranno fare il loro ingresso. Nessuna donna per entrambi gli organi di Consap (5 nel CdA, 3 nel collegio), che dovrà accogliere almeno 2 donne. Istituto Luce – Cinecittà è già in regola per il CdA mentre dovrà scegliere almeno una donna per il collegio. Già virtuoso, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che ha già 2 donne tra CdA e Collegio. Già 2 donne tra i 6 consiglieri del Cda di STMicroelectronics Holding.
Un amministratore unico, uomo, per ENAV; 9 membri del CdA per ENEL – partecipata e non controllata ma quotata in Borsa e quindi comunque soggetta alla Legge Golfo – che dovrà quindi aprire le porte ad almeno 2 donne. Solo partecipata ma quotata in Borsa, anche Finmeccanica dovrà dare il proprio tributo alle quote: attualmente un’unica donna in un CdA di 11 membri, per essere in regola dovrà nominare almeno un’altra donna. Già in regola con una donna su 3 consiglieri Italia Lavoro, così come Poste Italiane che ha già una donna su 5 componenti il CdA e Sogesid. Rete Autostrade Mediterranee, invece, dovrà porre rimedio a un CdA con cinque membri e nessuna presenza femminile. Così come Studiare Sviluppo, attualmente 3 membri in CdA e nessuna donna.
Già una donna su 3 sindaci per Invitalia e SO.G.I.N, mentre un collegio tutto al maschile per Coni Servizi che dovrà fare spazio a una donna, così come Gestore dei Servizi Energetici- GSE e SOSE Soluzioni per il Sistema Economico.
Ricapitolando, quindi, senza contare le donne già presenti, che verranno riconfermate o sostituite con un’altra presenza femminile, le new entry in questa infornata di grandi aziende pubbliche partecipate direttamente dal Tesoro, sono 14 tra Consigliere e Sindaci. Un primo risultato da non sottovalutare considerando la portata delle aziende e quindi il livello di responsabilità che queste donne andranno ad assumere. Consigli d’Amministrazione e Collegi sindacali finora tutti al maschile subiranno una piccola, positiva rivoluzione e chissà se la governance aziendale non ne guadagnerà anche in termini di risultati.
Per le società a totale partecipazione pubblica che non emettono strumenti finanziari quotati sui mercati regolamentati, ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge n. 95 del 2012, i Consigli di Amministrazioni possono essere composti da un numero di membri pari a tre o cinque; nei consigli composti da tre membri dovranno essere presenti almeno due dipendenti dell’Amministrazione azionista e di quella Vigilante, mentre nei consigli composti da cinque membri dovranno essere presenti almeno tre dipendenti delle stesse Amministrazioni. Per le società indirettamente e totalitariamente controllate da tali società si prevede analoga presenza dei dipendenti della Capogruppo ovvero delle Amministrazioni richiamate.

Scroll to Top