Nominata Ministro dell’Ambiente e dell’Energia del nuovo esecutivo, torna alla ribalta della scena politica accanto all’ex consorte.
Dopo la batosta elettorale alle amministrative, l’ultima speranza per Francois Hollande di far risalire le quotazioni socialiste è il nuovo governo di Manuel Valls, l’esecutivo «da combattimento», come lo aveva definito lunedì fa lo stesso Hollande nell’annunciare il rimpasto. Alcune conferme, 16 ministri di cui 8 donne, forte discontinuità sull’economia – la cui gestione è spartita fra due dicasteri diversi – la grande novità del nuovo governo è il ritorno sulla ribalta politica di Segolene Royal, ex compagna di vita del presidente francese, confinata nel limbo dopo la sconfitta contro Nicolas Sarkozy alle presidenziali del 2007. Sarà Ministro dell’Ambiente e dell’Energia e i maligni dicono che sia stata la rottura tra Hollande e la nuova compagna Valerie Trierweiler a venir meno la pregiudiziale nei suoi confronti.
Una rivincita, per Ségolène, che le da ragione della superiorità dimostrata nella vicenda politica e umana. Mentre nel 2007 Hollande, allora principe consorte, era stato tiepido verso la corsa di sua moglie Ségolène contro Nicolas Sarkozy, quando le parti si sono rovesciate la Royal ha dato tutto il suo sostegno a Hollande (dopo la fine di una storia durata secoli, con quattro figli e molte umiliazioni, tra cui l’esclusione dal video che raccontava la storia del Partito socialista nella prima sontuosa convention elettorale di Hollande al Bourget, forse per la gelosia di Valérie o per un’ultima ripicca di Hollande). Campagna elettorale, dichiarazioni pubbliche, Ségolène Royal ha perfino regalato a Hollande la bravura della sua portavoce, la giovane e carina Najat Vallaud-Belkacem che prima lavorava con lei, e l’entusiasmo del figlio Thomas Hollande, già molto giovane divo, che nel 2007 asciugava le lacrime della madre e poi ha pianto di gioia per il padre presidente. Sono andati, lei e il figlio, a bussare a milioni di porte per convincere gli elettori a votare Hollande. Ségolène ha esultato alla Bastiglia, in disparte rispetto all’uomo che ha allenato per la vittoria e che ha anche surclassato nel débat televisivo finale contro Sarkozy, ma mai stizzita
Ora, nel momento di maggiore difficoltà, il Presidente, mai così debole, la richiama al suo fianco e lei accetta, pronta ancora una volta a darsi con generosità a quella passione politica a cui ha dedicato una vita intera. Un bell’esempio, una bella rivincita del merito e generosità politica pura e intelligente.
MA
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