di Francesco Bove*
La medicina di genere è stato uno degli argomenti al centro di un ampio dibattito organizzato dalla Fondazione Bellisario nel corso della 25ª edizione di “Donna, Economia & Potere”, dal titolo “Salute e Genere: la nuova frontiera della medicina”, moderato dalla giornalista Laura Morelli.
La medicina di genere in ortopedia rappresenta un approccio innovativo e personalizzato nella cura delle patologie osteoarticolari, come l’osteoporosi e l’artrosi. Questa disciplina tiene conto non solo delle differenze biologiche tra uomini e donne, (il sesso) ma anche dei fattori ambientali, socio-economici e degli stili di vita che influenzano la salute ossea (il genere).
Il sesso, quindi uno dei fattori che caratterizza la medicina di genere, mette in evidenza i caratteri genetici, i cromosomi, il metabolismo con i suoi aspetti enzimatici di assorbimento diffusione e smaltimento, come avviene per esempio con i farmaci.
Il Genere invece caratterizza gli aspetti ambientali, gli stili di vita e i caratteri socio economici, che influiscono sia nell’approccio alla malattia sia nello sviluppo e per la sensibilità delle cure.
In definitiva questa realtà ha iniziato a prendere corpo con la legge del 3/2017, e ha lo scopo anche di individuare i protocolli e le linee guida utili per l’informazione e la formazione non solo dei ricercatori ma anche dei clinici.
Una rivoluzione non burocratica ma culturale che ha come obiettivo una cura equa e appropriata e che non deve essere intesa e interpretata in senso riduttivo come tutela della salute della donna.
Ha un senso molto ampio che certo serve a colmare alcuni gap che fondamentalmente riguardano la donna per scarsa rappresentazione nei test di ricerca.
Oggi, grazie a questa legge promulgata dalla Lorenzin, anche le donne sono maggiormente consapevoli e disponibili a partecipare ai protocolli di ricerca annullando quello che veniva considerato un vero gap.
L’importanza della medicina di genere in ortopedia
L’osteoporosi e l’artrosi sono due patologie che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla mortalità. La medicina di genere può aiutare a prevenire e curare queste patologie in modo più efficace, tenendo conto delle differenze
Del sesso e dei fattori ambientali principalmente degli stili vita, con maggior riguardo alla attività fisica e alla alimentazione fattori importanti per la salute delle ossa.
Differenze tra uomini e donne
Le donne sono più propense a sviluppare osteoporosi, specialmente dopo la menopausa, a causa della diminuzione dei livelli di estrogeni. Gli uomini, invece, tendono a sviluppare osteoporosi più tardi nella vita, intorno ai 70-80 anni.
L’artrosi, invece, colpisce più frequentemente le donne dopo i 55 anni.
In causa principalmente fattori legati al sesso e in particolare agli ormoni.
Le donne sono più fragili per la carenza di estrogeni dopo la menopausa, responsabili della progressiva diminuzione di massa ossea, specie trabecolare, con assottigliamento delle trabecole e diminuzione di numero, che le espone alle famigerate fratture vertebrali.
Con i 65 anni anche l’uomo inizia la perdita di calcio che si manifesta, anche per la donna, con assottigliamento della corticale che favorisce le fratture di collo femore per traumi a basso impatto.
Fattori ambientali e socio-economici
I fattori ambientali e socio-economici giocano un ruolo importante nella salute ossea. Ad esempio, le donne che fumano o che hanno una dieta povera di calcio e vitamina D (specialmente nella fase di accrescimento, dove viene a determinarsi il Picco di Massa Ossea, cioè il patrimonio di calcio nelle ossa) sono più propense a sviluppare osteoporosi. Gli stili di vita sedentari e la mancanza di attività fisica possono anche contribuire allo sviluppo di queste patologie.
Anche l’artrosi riconosce influenze legate alla carenza ormonale nelle donne inizialmente e successivamente anche per gli uomini, con una fragilità della matrice cartilaginea, con sfaldamento progressiva della cartilagine, fino alla messa nudo dell’osso sottostante, che rimane così privo di protezione
Approccio personalizzato
La medicina di genere in ortopedia offre un approccio personalizzato per la prevenzione e la cura delle patologie osteoarticolari. I medici possono utilizzare strumenti di diagnosi avanzati, come la densitometria ossea (MOC), per valutare la salute ossea e sviluppare piani di trattamento individualizzati.
Trattamenti
I trattamenti per l’osteoporosi e l’artrosi possono includere:
– Farmaci antiriassorbitivi ed anabolici: per migliorare la densità ossea e prevenire le fratture.
– Modifiche nello stile di vita: come l’astensione dal fumo e dall’alcool, e l’inserimento di attività fisica regolare.
– Supplementazione con calcio e vitamina D: per supportare la salute ossea.
– Prevenzione delle cadute: per ridurre il rischio di fratture.
Conclusioni
La medicina di genere in ortopedia rappresenta un approccio innovativo e personalizzato nella cura delle patologie osteoarticolari. Tenendo conto delle differenze tra uomini e donne, e dei fattori ambientali e socio-economici, i medici possono sviluppare piani di trattamento individualizzati per prevenire e curare queste patologie. È importante che i pazienti siano consapevoli dell’importanza della medicina di genere e lavorino con i loro medici per sviluppare un piano di trattamento personalizzato.
*Presidente Fondazione AILA
Riferimenti:
– Istituto Superiore di Sanità. (2022). Medicina di genere.
– Ministero della Salute. (2016). Il genere come determinante di salute.
– ISSalute. (2023). Medicina di genere: una medicina a misura di ogni persona.
– Il Tarlo Silenzioso- F.Bove et al. – Cangemi Editore
