Fondazione Marisa Bellisario

UN GIORNO DI DIALOGO E PROPOSTE

di Mirja Cartia d’Asero*

Quando sono entrata nella magnifica cornice delle Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, ho subito percepito che questa non sarebbe stata una giornata come le altre. C’erano circa 400 donne con ruoli apicali in tutti i principali settori, riunite con l’intento di costruire un’agenda per il futuro delle donne in Italia.

L’atmosfera era quella di un cantiere di policy, vivace e appassionata. Dodici tavoli tematici, ognuno dedicato a una delle dimensioni chiave per rilanciare la presenza e il ruolo femminile: dall’Europa alle quote di genere, dal lavoro alla finanza, dalla governance al made in Italy, fino all’intelligenza artificiale e alla geopolitica. Ma anche benessere, felicità, giovani, media e città sostenibili.

Ai tavoli, il confronto è stato acceso e produttivo, scandito da numerosi applausi spontanei agli interventi più efficaci. Ho percepito un forte desiderio da parte delle donne e degli uomini ‘di potere’ presenti di esprimere e condividere opinioni, di dare ognuno/a un contributo tangibile per costruire una piattaforma comune. Quello che ho apprezzato maggiormente è stato l’approccio concreto dell’evento, dove ogni tavolo ha sintetizzato le proprie proposte puntuali in un manifesto per la politica e il sistema delle imprese.

Un richiamo potente all’azione è stato, d’altra parte, anche il discorso di apertura di Lella Golfo, l’unica che può riuscire nell’impresa di mettere a tacere 400 donne!

Lella Golfo con la consueta passione ha sottolineato come i gap di genere – il lavoro, la carriera, gli stipendi, la conciliazione – fino a ieri erano in tema di democrazia, equità, Costituzione, mentre oggi sono un tema di crescita, Pil, welfare. E ha fotografato in modo nitido la situazione attuale, partendo dal più forte dei gap, il gender pay gap: una nostra ora di lavoro – ha detto ed è fondamentale ribadirlo- vale il 15,4% in meno di quella dei colleghi maschi, e a fine anno il nostro reddito da lavoro è inferiore del 43%.

Personalmente, ho partecipato al tavolo “DONNE & MEDIA” dove ho condiviso l’esperienza fatta negli ultimi due anni e mezzo al Gruppo 24 ORE: dall’aver ottenuto in tempi record, primo media in Italia, la Certificazione per la parità di genere all’adozione di nuove regole di assunzione che, a parità di competenze, privilegiano la diversity.

Abbiamo anche lavorato sull’equilibrio di genere retributivo, con promozioni che nel 2023 hanno visto una preminenza femminile. Come gruppo, abbiamo promosso incontri interni su temi di diversità e inclusione e supportato il mentoring tra donne dirigenti. E, come media company, sentiamo la responsabilità di sensibilizzare su questi temi attraverso i nostri canali: dal blog “Alley Oop” al programma radiofonico “Nessuna è perfetta”, dai libri sulla parità di genere ai podcast su role model di donne che ce l’hanno fatta fino all’impegno concreto di incrementare le firme femminili sul giornale, aumentate nel 2023 del 34%, di aumentare la presenza di donne negli eventi, come il Festival dell’Economia di Trento, dove abbiamo aumentato la presenza di relatrici nei panel dal 25% al 35%, e di valorizzare il talento delle donne in ogni campo attraverso il Women Excellence Award, un premio dedicato all’eccellenza femminile. Tante iniziative, anche se molto ancora rimane da fare, sia sul fronte gender pay gap sia sul fronte delle firme femminili.

Uscendo dalle Corsie Sistine, con un manifesto finale che rappresenta un passo avanti verso un’Italia più equa e inclusiva, ho sentito un rinnovato senso di speranza e determinazione. Noi donne abbiamo la forza e le idee per cambiare le cose. Questa giornata e ciò che ha prodotto ne è stata la prova tangibile.

*Amministratrice Delegata Gruppo 24 ORE

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