di Alfonsina Russo*
Un’emozione grandissima, una serata da ricordare. All’emozione che mi accompagna quotidianamente nell’avere il privilegio di lavorare in un contesto di grande fascino, come il Parco archeologico del Colosseo, con i suoi monumenti unici e la sua storia millenaria, si è aggiunta l’emozione di poter ospitare, in uno dei luoghi iconici del Parco, il tempio di Venere e Roma, un evento tra i più importanti per i valori che lo caratterizzano, come la cerimonia di premiazione della XXXVI edizione del Premio Marisa Bellisario.
Risultare, poi, tra le premiate, è stato per me ulteriore motivo di orgoglio e di grande responsabilità. Ricevere, infatti, il Premio Marisa Bellisario significa essere eredi responsabili degli straordinari valori ideali che lei ci ha trasmesso: coraggio, tenacia, senso di responsabilità, capacità di ascolto e di dialogo, umiltà, rispetto per il lavoro degli altri.
Questa serata è stata anche l’occasione per condividere con le altre premiate storie di donne non solo coraggiose, ai vertici di importanti realtà pubbliche e private, ma anche donne, nonostante i loro successi professionali, che non sacrificano affetti, radici e sono portatrici di una palpabile umanità, come Marisa Bellisario ci ha insegnato. Ho percepito in tutte loro un forte senso di appartenenza a una comunità che trasmette energia e speranza a tutte le donne, che lancia a loro un messaggio: seguite sempre con coraggio i vostri ideali, non lasciatevi abbattere dalle difficoltà, che molte donne ancora incontrano nella loro vita professionale, e riuscirete a raggiungere tutti i vostri obiettivi, senza rinunciare ai vostri valori ideali e ai vostri affetti.
E di questa comunità sono parte integrante e forza vivificante tutte le donne che, con grande professionalità, responsabilità e abnegazione, operano con me nel Parco archeologico del Colosseo per tutelare, rendere fruibile e valorizzare lo straordinario patrimonio culturale rappresentato dall’area archeologica centrale di Roma, tra le più importanti al mondo. Grazie a loro il Parco si sta sempre più caratterizzando come un cuore pulsante per la città, un polo culturale di riferimento per la comunità che punta ad essere sempre più inclusivo in primo luogo rispetto a tutte le forme di fragilità sia culturale che fisica. La cultura quale valore democratico, da cui nessuno deve essere, né sentirsi escluso; principio che i Padri costituenti hanno voluto inserire tra i valori fondanti della Nazione. A loro dedico il premio che la Fondazione Bellisario ha inteso conferirmi.
Ma il ringraziamento più sentito doverosamente lo rivolgo a Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, riferimento fondamentale di tutte le donne a difesa dei loro diritti nel mondo del lavoro, contro qualsiasi forma di sfruttamento delle lavoratrici più fragili e contro qualsiasi discriminazione di genere. Senza la sua energia e abnegazione molte battaglie per la parità di genere in tutti gli ambienti di lavoro non sarebbero state vinte. È lei l’anima di questa comunità di speranza e di coraggio per tutte le donne che nella Fondazione Marisa Bellisario hanno trovato e troveranno sempre il loro fondamentale riferimento.
*Direttrice del Parco archeologico del Colosseo