Fondazione Marisa Bellisario

DONNA
ECONOMIA
& POTERE

MILANO 28-29 OTTOBRE 2011

12a edizione: Risorse per l’innovazione sociale

Come si posizionano le donne all’interno della realtà manageriale italiana? Dove e come si può esprimere la leadership femminile per lo sviluppo economico e sociale?

Come si posizionano le donne all’interno della realtà manageriale italiana? Dove e come si può esprimere la leadership femminile per lo sviluppo economico e sociale? Sono queste alcune delle domande che hanno animato le due giornate della XII edizione del Seminario Internazionale “Donna, Economia & Potere” promosso dalla Fondazione Marisa Bellisario. Si è fatto il punto sul tema “Risorse per l’innovazione sociale”. Ne hanno discusso in una prima tavola rotonda dedicata a “Oltre le quote di genere: la nuova leadership femminile” Marina Brogi, Gianfranco Conte, Giuseppe Mussari, Alessandra Perrazzelli, Anna Maria Tarantola, Mariza Mazzarella e Donatella Treu, con la moderazione di Laura La Posta. La seconda tavola rotonda di venerdì 28 è stata dedicata a “Il valore delle donne per lo sviluppo economico e sociale” e ne hanno discusso Gabriella Alemanno, Cristina Rossello, Paola Severini, Daniela Viglione e Donatella Visconti, moderate da Francesco Guidara.

La Fondazione ha infatti tracciato una mappa del potere al femminile all’interno delle società quotate e controllate dalle Pubbliche Amministrazioni per avere un quadro aggiornato della presenza femminile e una stima degli ingressi all’interno degli organi sociali di tali società a seguito della legge sulle quote di genere.

La legge, ideata, elaborata e presentata nel 2009 da Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, entrerà in vigore il 28 luglio 2012 e sarà valida per i prossimi nove anni. La mappatura evidenzia che, seppur da gennaio di quest’anno ben 21 quotate hanno aperto le porte dei loro CdA assegnando 24 poltrone a donne, a oggi, in 272 società quotate, solo il 6,9% sono le donne membri di CdA, di cui il 47,5% ha legami familiari con la proprietà, mentre nei collegi sindacali sono appena il 9,8%. Gli Amministratori Delegati al femminile sono il 3,3% e infine i Presidenti donne non arrivano neppure al 5%. Sono numeri che sottolineano quanto sia ancora difficile per le donne riuscire ad accedere a ruoli di riferimento in ambito economico e della rappresentanza politica. Oltre il 75% delle società sono controllate dai comuni e in più del 45% il controllo delle amministrazioni è totale, mentre il rimanente appartiene a società pubbliche regionali o provinciali. La Fondazione Bellisario ha inoltre promosso l’iniziativa “1000 curricula eccellenti”, una piattaforma di sviluppo che mira a creare una matrice in cui posizionare competenze, esperienze e percorsi professionali.

La campagna ha ottenuto un grande successo: oltre 2500 curricula inviati da manager e professioniste che hanno risposto positivamente all’appello lanciato dalla Fondazione dimostrando entusiasmo e voglia di mettersi in gioco. Sabato 29 si è parlato di “Innovazioni per la società”. Hanno dato il proprio contributo Anna Maria Bernini, Francesco Boccia, Maria Cantarini, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Maurizio Lupi, Linda Laura Sabbadini, Federica Scaringella. Ha moderato Safiria Leccese. “Valorizzare le donne è il primo passo per crescere – ha affermato Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario e ideatrice del provvedimento sulle quote obbligatorie in Italia.

Oggi la questione delle quote di genere si affronta sul campo della leadership femminile in politica e in economia. Le donne che ricoprono cariche di rilievo hanno dimostrato di saper fare bene e alla luce del difficile momento che viviamo rappresentano una risorsa insostituibile per fare uscire le aziende dalla crisi internazionale. La vera rivoluzione, quindi, consiste nel permettere l’accesso a posizioni di rilievo alle donne, ma per fare ciò è necessario spingere l’acceleratore sulla norma delle quote di genere. È per questo che sono orgogliosa di aver ideato e presentato la legge che introduce questo straordinario strumento d’innovazione sociale e istituzionale anche da noi”.

Scroll to Top