di Veronica Grosso*
La lettera che annunciava l’attribuzione del Premio Mela d’Oro è arrivata pochissimi giorni prima della cerimonia, come un fulmine a ciel sereno. Non me l’aspettavo e, in un primo momento, mi ha lasciata senza parole. Non riuscivo a capacitarmi: proprio io, Veronica di Cuneo, ero stata selezionata per un premio così prestigioso!
Ero a Chicago con il mio professore quando ho ricevuto la notizia. Lui mi ha chiesto: “Cosa succede? Non parli più?”. E io, ancora incredula, ho risposto: “Ho ricevuto un premio importante e sono convocata a Roma, verrò ricevuta dal Presidente!”. “Presidente? Di cosa?”. “Della Repubblica”. “Repubblica?? Italiana?? Presidente???”. “ESATTAMENTE”. “Chiudi il pc, vai a casa e fai le valigie!!”.
Così ho fatto: sono tornata a casa, ho fatto una chiamata ai miei genitori increduli, prenotato voli, b&b, e via… un vortice di emozioni che è culminato nel giorno della cerimonia.
Arrivata al Quirinale, mi sono trovata davanti al Presidente, così gentile e attento, e attorniata da splendide donne di successo. Che esempi di capacità, competenza e determinazione! L’atmosfera era carica di energia e ispirazione. Ogni discorso, ogni stretta di mano, ogni sorriso era un segno tangibile dell’importanza di questo riconoscimento.
La serata è proseguita in un contesto unico e indimenticabile, con ospiti speciali e un’aria di celebrazione che difficilmente dimenticherò. Era molto più di una semplice cerimonia: era un riconoscimento del duro lavoro, dei sacrifici e delle aspirazioni di ciascuna di noi. Una iniezione di energia e di ambizione che mi accompagnerà per tutta la vita, anche nei momenti difficili, che tutti abbiamo.
Questa esperienza ha rafforzato la mia determinazione nelle mie ricerche sulle interazioni tra uomo e computer (HCI). Mi ha ricordato l’importanza di un approccio etico e inclusivo, specialmente riguardo alle questioni di genere. Ora, più che mai, sento di avere le energie necessarie per non mollare mai.
In sostanza, credo che questa iniziativa abbia un valore ancora molto superiore a quello che appare. Non è solo una splendida premiazione, ma un vero e proprio faro di speranza e di incoraggiamento. È un promemoria del potere della determinazione e della passione, e dell’importanza di riconoscere e celebrare il talento e l’impegno delle donne in ogni campo.
*Neolaureata in Ingegneria Informatica
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